Unified communication, una raffica di annunci

La competizione fra i principali player del networking si sta spostando sul fronte applicativo, con nuove proposte di comunicazione avanzata che uniscono telefonia, messaggistica e videocomunicazione

Il terreno di battaglia fra i giganti delle reti si va spostando da quello della pura infrastruttura a quello delle applicazioni, in linea con la tendenza che vede i due ambiti sempre più legati uno all’altro.


Il futuro, come si evince dai più recenti annunci, sarà all’insegna della Unified communication, termine che indica quell’insieme di tecnologie che uniscono telefonia, computer, videocomunicazione, instant messaging, funzioni di presence, e-mail, sms e quant’altro in un unico omogeneo sistema. L’idea è quella che ognuno potrà scegliere a suo piacimento il sistema più opportuno per comunicare, garantendo al contempo la reperibilità in ogni circostanza, ma con la possibilità di far sapere in che modo si preferisce essere contattati. Se tutto ciò servirà a diminuire lo stress da lavoro è ancora da dimostrare; secondo i vendor, la unified communication aumenterà la produttività e ridurrà i tempi decisionali, a vantaggio del business.


Alla ricerca dei margini perduti


I principali player del mondo del networking hanno rilascito, negli ultimi tempi, numerosi nuovi prodotti. Di certo, sono alla ricerca dei margini che gli apparati di networking non sono più in grado di garantire, come conseguenza della pressione sui prezzi che arriva dai vendor asiatici. Secondo Dell’Oro, oggi solo il 5% dei telefoni aziendali dispone di funzionalità di comunicazione unificata, ma non è previsto un rapido decollo della domanda. Dati della società americana WinterGreen Research parlano, invece, di una crescita dell’8% quest’anno a fronte di un valore del mercato mondiale nel 2006 in 1,3 miliardi di dollari. Ma nel 2008 la crescita è stimata del 15% e l’anno successivo del 30%.


Anche qui, la parte del leone la fa Cisco, che da tempo spinge sull’acceleratore e già dispone di un’ampia offerta che fa leva sulla propria posizione dominante nell’Ip Telephony per proporre ai clienti un’estensione della soluzione. A Cisco si contrappone frontalmente l’alleanza, siglata a metà del 2006, fra Microsoft e Nortel, che ha già dato i primi frutti: la nuova offerta congiunta è stata presentata a gennaio. Certo è che Microsoft non può dare a Nortel l’esclusiva della propria collaborazione e che ha colloqui in corso anche con gli altri vendor, Cisco compresa. L’integrazione delle soluzioni con il software applicativo della casa di Bill Gates è cruciale per tutti.


Sul terreno della unified communication si muovono anche altri colossi, come Alcatel, attualmente impegnata a portare a compimento il megamerger con Lucent, Siemens e Avaya. Quest’ultima ha esteso, lo scorso ottobre, la propria alleanza con Juniper per realizzare un router che integra funzioni di fonia.

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