Una smart card per viaggiare a Venezia

Entro marzo 1999, il Comune di Venezia lancerà un nuovo servizio telematic o chiamato Calypso e destinato a semplificare la vita di turisti e cittadini. Si basa infatti sulla tecnologia delle smart card la nuova carta intelligente sviluppata dal …

Entro marzo 1999, il Comune di Venezia lancerà un nuovo servizio telematic
o
chiamato Calypso e destinato a semplificare la vita di turisti e cittadini.
Si basa infatti sulla tecnologia delle smart card la nuova carta
intelligente sviluppata dalla società Tsp (una joint venture di Telecom
Italia e Ssb) e creata con l’intento di consentire l’accesso ai trasporti
pubblici della città lagunare.
Finanziata in parte con contributi dell’Unione Europea, la carta
rappresenta un caso unico nel Vecchio Continente, visto che unisce quattro
città turistiche (oltre a Venezia, anche Parigi, Lisbona e Costanza) con u
n
unico circuito di pagamento. I cittadini delle quattro città potranno
dunque pagare alcuni servizi pubblici utilizzando la stessa carta in loro
possesso.
Ma c’è di più. Andando oltre le specifiche imposte dal progetto
iniziale, i
responsabili italiani dell’iniziativa hanno esteso la portata della scheda
anche ad altri servizi, come la visita alle chiese e ai musei veneziani. "A
partire dal marzo prossimo – ha dichiarato Maurizio Cartocci,
amministratore delegato di Tsp – presso le fermate dei mezzi pubblici e i
principali monumenti veneziani verranno installati lettori di smart card in
grado di accettare la scheda".
Quest’iniziativa si va ad aggiungere alle molte già avviate in alcune citt
à
italiane (concentrate prevalentemente al centro-nord), che vedono le carte
intelligenti applicate in molti settori di pubblica utilità, dai trasporti
pubblica alla sanità, dall’amministrazione cittadina ai pagamenti di
particolari servizi).
Negli ultimi mesi, Tsp si è concentrata su alcune aree "calde" del mercato
,
come la mobilità, il commercio elettronico, le cosiddette "carte fedeltà
" e
la sanità. Ed è proprio quest’ultimo settore a rappresentare una grande
opportunità, dopo che il Ministro Bindi ha stanziato per il prossimo anno
110 miliardi da dedicare proprio alla creazione di applicazioni innovative
indirizzate alla salute dei cittadini.

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