Una scommessa chiamata Uniautomation

Il system integrator ora in mano a una holding finanziaria, punta a tornare in attivo grazie anche al marketing. Cambio di sede entro agosto sotto la guida di Nicola Moretto

Nuovo assetto societario per Uniautomation. La realtà milanese che proprio quest’anno ha passato la soglia dei trent’anni di attività è ora finanziata da una holding, la H51 che ne ha rilevato il totale possesso.

Ai manager Alessandro Marini e Mauro Toffetti (ex Lutech e proprietari di maggioranza da un tre anni a questa parte) si sono affiancati Filippo Natoli, che ha assunto il ruolo di presidente e Nicola Moretto con l’incarico di chief operating officier e amministratore delegato.

L’obiettivo è far tornare in attivo l’azienda in sofferenza da un paio di anni tanto che l’ultimo fatturato di 20 milioni di euro circa ha vissuto una decresita del 3%, mentre il Mol avrebbe subito un -12%. Moretto, per questo, non prevede grandi recuperi sul 2007 “che abbiamo pianificato possa chiudere sostanzialmente in linea con lo scorso anno”.

Ma la sterzata strategica è evidente. “Vogliamo tornare ad essere un vero e proprio system integrator” commenta Moretto che ha intenzione di ribilanciare le attività di consulenza a favore della vendita di sistemi con una sempre più spinta specializzazione in ambito delle comunicazioni. E poi grande spazio al marketing perché “sappiamo fare grandi cose – afferma Moretto -, ma non le raccontiamo al mercato”

Intanto, Moretto, sotto il quale i dipendenti passati da 70 a 50 stanno riorganizzandosi per business unit, ha deciso di cambiare anche sede. Il trasferimento dalle parti di Carugate avverrà ad agosto.

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