Una San per le Pmi La nuova sfida di un mercato brillante

Si stanno moltiplicando le iniziative per portare i temi dello storage networking verso più ampi settori di mercato. Emblematica l’iniziativa Simple San dell’accoppiata Hp-Microsoft insieme a QLogic. Ma Sun ed Emc (con Vmware e acquisizioni) non dormono. Exchange è l’opportunità.

Il fronte storage è forse quello che fornisce il maggior numero di stimoli al mondo dell’impresa. Un esempio? Microsoft vuole convincere le Pmi che anche per loro è arrivato il momento di evolversi, abbandonando lo storage “direct attached” per passare a quello, più evoluto, di rete. La casa di Redmond, infatti, ha varato un programma, chiamato Simple San, che chiama a raccolta vendor e partner e che agisce sulla leva dei costi e sulla semplicità di installazione.


Il primo frutto dell’iniziativa è un bundle realizzato insieme con Hp e QLogic. La casa di Palo Alto ci ha messo il proprio StorageWorks Modular Smart Array (Msa) 1000 Small Business San Kit, una versione “alleggerita” dell’array Msa1000, mentre la seconda ha aggiunto uno switch a otto porte Fibre Channel e due adattatori. La soluzione è in grado di supportare fino a 12 Tb.


In tutto, una soluzione che costa 9.999 dollari (prezzo, fatto apposta per stare sotto la barriera ad alto impatto “psicologico” dei 10mila dollari, ma che non comprende i dischi).


I componenti del bundle sono tenuti assieme dall’ossatura di Windows Server 2003 e dalle caratteristiche specifiche per lo storage. Secondo fonti Hp, il kit per San è certificato per lavorare con tutte le applicazioni di backup e si installa con facilità.


Contestualmente, Hp ha aggiornato il fronte d’offerta Nas, con tre nuovi Storage Server (Ml350, Ml370 e Dl380) a marchio ProLiant. Per promuovere la nuova offerta, che punta sui vantaggi del protocollo iScsi, è stato aggiornato l’iScsi Feature Pack, che ora supporta Sql 2000, Oracle 9i e 10g e offre il nuovo software di gestione ProLiant Application Storage Manager, pensato soprattutto per l’archiviazione di Exchange.


Ma c’è anche Sun che punta alle Pmi, aggiornando la propria offerta di storage per le Pmi con lo Stor Edge 6130. L’array con dischi Fc e Sata, una versione leggera dello StorEdge 6920 rilasciata a settembre, è stato concepito per portare “verso il basso” le funzionalità di virtualizzazione. Con questa operazione-prodotto (figlia dell’acquisizione di Pirus Networks), Sun rende disponibili servizi prima riservati solo ad alte fasce di utenti, come il pooling di risorse virtualizzate. Presenti anche funzioni di protezione dati, fornite dai software Data Snapshot e Volume Copy.


E in fatto di virtualizzazione, Vmware si orienta a supportare l’Smp a 4 vie. Un’operazione che, pur avendo l’aria della “fascia alta”, di fatto è un elemento di disturbo per chi opera sul fronte storage partendo dal basso (Microsoft). Si parla di qualcosa che sarà rilasciato dopo la metà del prossimo anno e che viene chiamato dalla divisione di Emc, 4-Way Vmware Virtual Smp e che troverà collocazione, come funzionalità, nel Vmware Esx server. Ovvero, quel software di virtualizzazione con cui la divisione di Emc, di fatto, compete sullo stesso terreno di Microsoft Virtual Server 2005. Qualche differenza fra le due soluzioni, peraltro, pare esistere, a partire dal prezzo, dato che Esx Server è quotato a circa 7mila dollari, mentre il Virtual Server di Microsoft (che oscilla dai 500 ai mille dollari) per arrivare al nocciolo della questione: il server di Microsoft (derivato dall’acquisizione di Connectix) al momento crea macchine virtuali a un processore.


E sempre Emc, con la recentissima acquisizione di Allocity, piccola società che produce tecnologia per gestire Exchange in ottica San (il prodotto è Live!Ex), ha dato l’ennesimo segnale della direzione su cui sta puntanto lo storage networking: le Pmi.

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