Una rinfrescata al partner program

All’incontro annuale tenutosi a Houston annunciati i ritocchi al programma di canale Nuovi tool per rendere il trade ancora più performante

settembre 2008

Compie cinque anni l’ultima versione del Partner program di Microsoft. Cinque anni che, misurati con il metro della tecnologia, dell’economia e della cultura del mercato, sono da considerare tanti, e Microsoft ha quindi deciso di fare qualche intervento di ritocco per renderlo sempre più interessante agli occhi delle terze parti.

Interventi che si traducono in nuovi tool e strumenti messi a disposizione del canale, che velocizzino e ottimizzino il contatto tra dealer, Isv, integratori, con i propri clienti.
Lo conferma Allison Watson, corporate vice president world­wide Partner Group di Microsoft, alla platea della Worldwide Partner Conference: «Nel giro di cinque anni il business e le sue modalità sono evoluti. Anche i criteri di scelta dei clienti sono cambiati nel frattempo, e con lo stesso ritmo è cambiato anche il nostro mercato e quello dei nostri partner. È quindi logico pensare che anche il partner program si debba adeguare a tali cambiamenti, per venire incontro alle esigenze dei nostri partner e differenziare il supporto anche in base al grado di impegno negli investimenti».

Per questo il vendor mette sul piatto una serie di nuovi tool per i partner, portando il totale a cinquecento strumenti utili ad abilitare il business delle terze parti. Tra questi, il portale pinpoint.microsoft.com, che sarà disponibile entro il prossimo anno, attraverso il quale si facilita al cliente la ricerca del partner più adatto a risolvere le proprie esigenze, affiancato a un sistema di ranking che consente di dare un voto, visibile al pubblico, al partner stesso. Ma altri strumenti potenzieranno il business delle terze parti, con la possibilità di avere a disposizione le nuove release dei prodotti prima dell’immissione sul mercato, attraverso il Digital download center.
O, ancora, nuovi tool che consentono ai partner di misurare la propria profittabilità, di paragonarsi alla media dia del mercato e capire in quali direzioni e con quali mezzi evolvere (Partner profitability modeler).
Allison Watson avvisa: «Davanti a voi si apre un enorme opportunità dal mercato del software, che se oggi consiste in 77 miliardi di dollari, nel giro di tre anni è destinato a toccare i 94 miliardi. A questo si aggiunge la grande opportunità data con gli Online Services, che con i margini destinati al canale (12% di first engage il primo anno, e il 6% di recarring fee ogni anno – ndr) sono in grado di garantire una sicura base annuale di entrate. Senza parlare delle importanti aspettative che ci aspettiamo da chi sviluppa applicazioni, soprattutto con Dynamics Crm».
Anche per quest’ultimo, il vendor ha in cantiere nuove iniziative di supporto, sia per i partner che lo utilizzano per la loro azienda, sia per chi li sviluppa. Ma questa, per ora, è roba solo per americani.

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