Una realtà con un’offerta molto articolata

La divisione Global Technology Services (Gts) di Ibm nel 2008 a livello mondiale ha raggiunto un fatturato di 39,3 miliardi di dollari, pari a una crescita del 9% sul 2007 (scende al 6% senza l’effetto del cambio). La trasformazione avviata qualche ann …

La divisione Global Technology Services (Gts) di Ibm nel 2008 a livello mondiale ha raggiunto un fatturato di 39,3 miliardi di dollari, pari a una crescita del 9% sul 2007 (scende al 6% senza l’effetto del cambio). La trasformazione avviata qualche anno fa l’ha portata a concentrare le proprie attività sull’outsourcing strategico, sui processi di business gestiti, sui servizi di tecnologia integrata (come sicurezza, business continuity, infrastruttura Soa e via dicendo), manutenzione e global delivery.

«Il portafoglio di servizi che abbiamo in Italia – ha precisato Daniele Berardi, vice president dell’area Gts – va dalla linea di business che chiamiamo Integrated Technology Service, dove facciamo circa 1.000 contratti ogni trimestre, il cui valore medio è sui 10.000 euro, alla linea di Strategic Outsourcing, dove di recente abbiamo siglato un contratto di 318 milioni con Bpn Paribas. Per cui si va dalla piccola azienda all’enterprise. Di solito i contratti di outsourcing sono mediamente lunghi, vanno da 5 a 9 anni, mentre i servizi di integrazione che eroghiamo sono molto più corti, in quanto si tratta di piccoli progetti di network o di business continuity, che hanno uno spazio temporale che varia da pochi mesi a un massimo di tre anni. Invece un esempio di un contratto tra i più complessi in assoluto è stato quello con Fiat: nel luglio 2005 abbiamo siglato un accordo, della durata di 9 anni, relativo alla trasformazione dell’ambiente It della società torinese, che ha richiesto 24 mesi. Questo lasso di tempo è servito per trasformare tutta l’It di Fiat e portarla nei nostri data center, processo che ha richiesto un investimento di 70 milioni di euro. Infatti, mentre si spostava, la tecnologia veniva ridisegnata e ottimizzata: il risultato è stato che, pur utilizzando un 40% in meno di server, la capacità di elaborazione è aumentata del 30%».

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