QoS Networks ha lanciato in questi giorni la propria rete nativa Ip internazionale, con Pop (Point of Presence) a Londra, Amsterdam, New York, Atlanta e Washington. Durante questo mese, la scietà avrà Pop anche a Tokyo e per l’anno prossi …
QoS Networks ha lanciato in questi giorni la propria rete nativa Ip
internazionale, con Pop (Point of Presence) a Londra, Amsterdam, New
York, Atlanta e Washington. Durante questo mese, la scietà avrà Pop
anche a Tokyo e per l’anno prossimo sta pianificando Pop in 45 città
nel mondo.
Ogni rete nativa Ip è come un backbone, che però non risolve i
problemi relativi alla velocità per "l’ultimo miglio", (ossia la
distanza ricoperta tra il Pop e il cliente) poiché, secondo
l’azienda, se questo è realizzato un doppino in rame non c’è molto
che si possa fare per la velocità.
La limitazione dell’ampiezza di banda è uno dei fattori più discussi
nel networking odierno, ma accrescere semplicemente l’ampiezza di
banda non risolve tutti i problemi. La versione QoS risiede nel
proprio sistema di "intelligent routing", che permette la proprietà
ad alcune applicazioni, selezionate dam service provider,
determinando qual è il traffico più importante e da dove sta
arrivando, e conferendo priorità a chi utilizza il software per
l’allocazione dell’ampiezza di banda Q-Access di QoS. Tra i clienti
beta-tester della nuova rete, residenti su cinque Point of Presence
diversi, vi sono alcune aziende, i principali Asp (Application
Service Provider) e gli Isp.