Una nuova linfa per i router

I vecchi dispositivi si trasformano in appliance, fornendo sempre più funzioni, dalla sicurezza al VoIp. I vendor differenziano l’offerta e abbassano i prezzi per erodere quote di mercato al leader Cisco.

 


Il router è morto, viva il router. O, meglio, viva le appliance, che, in questo caso, altro non sono che router arricchiti di funzionalità. Il settore dei router di accesso tradizionali, secondo le analisi di mercato più recenti, è in discesa, mentre è in crescita quello di una nuova generazione di dispositivi “all in one”, che raggruppano più funzioni, aggiungendole a quelle in precedenza svolte dai router, appunto.


A onor del vero, va poi aggiunto che il mercato sta calando in termini di fatturato sulla fascia bassa, in virtù dell’ingresso nel settore di prodotti caratterizzati da prezzi decisamente contenuti. Al contempo, le appliance possono godere del vantaggio di margini maggiori.


Anche in funzione di queste dinamiche, il mercato del routing, volendo con questo allargare il settore a comprendere anche i gateway più recenti, sta vivendo una seconda giovinezza. Infonetics Research, per esempio, ha pronosticato una crescita del mercato mondiale enterprise dagli 896 milioni di dollari stimati a fine 2003 a oltre 4 miliardi di dollari nel 2006. Il risultato è dovuto soprattutto a un incremento sul segmento midrange (+17%), mentre, come accennato, quello di fascia bassa è in calo. Quest’anno, inoltre, si prevede un aumento del mercato dei router per il settore service provider, che si era bloccato dopo gli investimenti sconsiderati di molti operatori all’epoca della New Economy. Dell’Oro Group prevede una ripresa al ritmo del 6% annuo, che porterà a un valore globale del settore di 7,9 miliardi di dollari nel 2007, dai 6,2 miliardi stimati alla fine dell’anno scorso. Questo grazie al fatto che gli operatori di telecomunicazioni sono, nel bene o nel male, costretti ad aggiornare gli apparati, anche per spingere sulla larga banda in maniera significativa.

Una concorrenza agguerrita


Mentre sul segmento service provider, la leadership di Cisco è messa in discussione quasi esclusivamente da Jupiter, che l’anno scorso sembra aver ottenuto successo con i router d’edge delle serie M ed E, Riverstone, che con il progetto Utopia punta a uscire dalla crisi, e Nortel, che, però, registra successi soprattutto in ambito wireless, è sul fronte enterprise che si registra una crescita della concorrenza. In particolare, per quanto riguarda l’accesso alle reti, perché in termini di traffico interno, il routing si è unito allo switching in apparati capacità di operare, in taluni casi, fino al livello 7 della pila Osi.


Negli Stati Uniti, in particolare, Vanguard ha conquistato importanti punti percentuali del mercato Soho, la cui definizione si sta complicando con la diffusione di gateway di nuova generazione. Allied Telesyn, per esempio, ha messo a segno importanti contratti grazie alle caratteristiche del residential gateway Rg600. Progettato in Italia, quest’ultimo si distingue per l’integrazione di servizi multimediali su accesso a larga banda.


Passando alla media e grande impresa, nonché al segmento del branch office, si nota un progressivo spostamento dell’interesse aziendale dall’apparato di accesso semplice al dispositivo, su cui integrare più funzioni, per semplificare l’architettura complessiva del sistema e relativa gestione e nella speranza di massimizzare le prestazioni.


La sicurezza è una delle esigenze più sentite e non è un caso se Enterasys Networks ha scelto di arricchire i propri router con funzionalità di questo tipo. La serie Xsr Security Router della casa statunitense è giunta alla seconda generazione e già Enterasys le sta costruendo attorno la soluzione Secure Network, in combinazione con le tecnologie di networking che costituiscono l’architettura delle Business Driven Network. Con l’architettura avanzata dei moduli di espansione, Enterasys consente di configurare gli Xsr secondo diverse esigenze, dotandoli non solo di funzioni di sicurezza, quali firewalling e Ids, ma anche di gestione di altri servizi, quali la Voip.


Da segnalare, poi, 3Com, che è rientrata in pompa magna in questo mercato, in seguito alla joint venture con la società cinese Huawei, con una gamma che, tra router presentati o annunciati, si rivolge a imprese di tutte le dimensioni. Colpisce la scelta di pre-dotare tutti gli apparati dello stesso software con funzionalità di classe enterprise. Ottimizzato anche l’hardware, le cui caratteristiche di base sono pure comuni a tutti i dispositivi all’interno di una serie.


La stessa Cisco, infine, non è certo stata a guardare e non solo ha ampliato le funzioni del proprio software Ios, ma ha aggiunto diverse capacità alla linea di switch router, soprattutto nella fascia alta. Per la verità, negli ultimi dodici mesi la casa statunitense si è concentrata soprattutto sulle innovazioni nella gamma destinata ai service provider, dove, come accennato, non ha perso significative quote di mercato. In questo settore, anzi, ha ottenuto recenti riconoscimenti da parte di operatori che ne hanno scelto le tecnologie, a partire dai router della serie 7600 e 12000 (si veda il riquadro).


D’altronde, come accennato, sul mercato crescono le offerte di apparati multifunzione che, proprio perché devono comunque occuparsi di analizzare i pacchetti, svolgono anche le funzioni di instradamento tipiche dei router.

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