Una Internet tv per gli alberghi

La soluzione realizzata da Vda Multimedia permette di connnettersi tramite la televisione o utilizzando il proprio portatile

29 settembre 2003 Sono gli alberghi i clienti principali della
piattaforma Tv di Vda Multimedia, società di Pordenone partecipata da Bticino e
di proprietà della famiglia Vuan che nel 2003 dovrebbe chiudere con un giro
d’affari di venti milioni di euro. La società è specializzata nella produzione e
vendita di Power Tv un sistema di In room Tv che rende
disponibile direttamente sulla tv della camera l’accesso a Internet. Il sistema
consiste in un network computer, denominato terminale Actvie-2, che viene
inserito all’interno del televisore. La Tv infatti dispone di uno slot (uno
spazio dove inserire la scheda) situato nella parte posteriore dello schienale
all’interno del quale è possibile inserire il network computer che non ha
bisogno di particolari procedure di installazione o configurazione.


Il televisore diventa così un terminale che colloquia con un server centrale.
In questo modo il cliente può navigare su Internet, usufruire della tv on demand
ma anche utilizzare i servizi forniti dall’albergo che vanno dalla sveglia a
personal e group message o alla visione del conto in camera per fare qualche
esempio. Inoltre, tramite il sistema Lap top connectivity il
cliente può connettere il suo portatile e collegarsi direttamente alla rete con
pagamento tramite carta di credito o scheda prepagata. La velocità di
connessione del collegamento tramite tv dipende dal tipo di collegamento
utilizzato dall’albergo, mentre per quanto riguarda il pagamento Vda Multimedia
prevede comodato gratuito, locazione o vendita. Il sistema più utilizzato è il
primo e prevede una percentuale sugli incassi dell’albergo
derivanti dall’utilizzo del sistema per sette anni. La tariffa viene decisa
dall’albergo in caso di acquisto della piattaforma mentre spetta a Vda quando si
sceglie il comodato gratuito. Le previsioni per fine anno parlano di un totale
di oltre 18mila unità installate che dovrebbero diventare più di 28 mila nel
2004.

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