Sempre più a suon di miliardi (di dollari) si combattono le guerre nel mondo delle reti e delle telecomunicazioni. Come già anticipato sul nostro sito (si veda x-link Mci WorldCom e Sprint…; 000; A; 24-09-1999 x-fine-link ), Mci WorldCo …
Sempre più a suon di miliardi (di dollari) si combattono le guerre nel
mondo delle reti e delle telecomunicazioni. Come già anticipato sul nostro
sito (si veda
x-link
Mci WorldCom e Sprint…; 000; A; 24-09-1999
x-fine-link
), Mci WorldCom ha lanciato un’offerta amichevole d’acquisto su Sprint del
valore di 93 miliardi di dollari. Ora, però, ci si è messa di mezzo
BellSouth, che ha rilanciato a 100 miliardi di dollari, mettendo in
difficoltà lo stesso consiglio d’amministrazione del terzo Tlc provider
americano, che ha per ora dilazionato la propria decisione. Sembra,
comunque, che l’offerta di Mci WorldCom resti favorita, perché concordata
fra le parti nell’arco di due settimane di trattative e già votata
all’unanimità da uno speciale comitato direttivo di Sprint. Secondo questa
proposta, gli azionisti riceverebbero 0,89 azioni Mci WorldCom per ogni
titolo posseduto, nel campo della telefonia locale e a lunga distanza. Cos
ì
si arriverebbe a un totale di 56 miliardi di dollari, cui se ne
aggiungerebbero 32, per l’acquisto anche del business wireless. La parte
restante deriverebbe dal premio addizionale pagato agli azionisti di Sprint
Wireless. La controproposta di BellSouth prevede un’identica offerta per
l’acquisto dell’area wireless, ma un premio più basso agli azionisti (7,25
dollari per azione contro 10,9). In compenso, però, è più alto il prez
zo
pagabile per gli asset telefonici (72 dollari per azione contro 62,8).
Al di là della scelta, si prefigura la più importante operazione di
acquisizione della storia finanziaria, superiore anche a quella fra Exxon e
Mobil, che lo scorso anno raggiunse gli 82,5 miliardi di dollari. Per la
cronaca, Sprint ha oggi una valore di mercato di meno di 50 miliardi di
dollari e ha totalizzato lo scorso anno un fatturato di 16 miliardi.
Entrambe le interessate all’acquisizione, oltre a porsi in competizione
ancor più diretta con il gigante At&T, puntano a colmare lacune
nell’attuale offerta. BellSouth intende avere una visibilità interna e
internazionale che oggi le manca, mentre Mci WorldCom trarrebbe vantaggio
soprattutto dal business wireless. Gli analisti vedono bene un merge
BellSouth-Sprint, che rivoluzionerebbe l’assetto della società Usa, sin qu
i
abbastanza estranea alla concentrazione nel settore delle Tlc, ma vanta una
cultura più in linea con la società acquisita. Il massimo dirigente di
Sprint, Willima Esrey, non ha commentato direttamente le operazioni in
corso, ma ha confermato che un "ipotetico" merge potrebbe completarsi
nell’arco di 12-18 mesi. Le obiezioni dell’autorità antitrust potrebbero
portare, come nel caso della precedente fusione fra WorldCom e Mci, a uno
scorporo delle attività collegate a Internet, che però, in questo caso,
non
rappresenterebbero un problema particolare.
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