Una banca su tre fa Cpm

Cetif e Sas fanno il punto sulla governance dell’It negli istituti finanziari.

Una ricerca/osservatorio, “Evoluzione dei sistemi di governo nelle istituzioni finanziarie”, condotta nel corso degli ultimi sei mesi da Sas insieme al Cetif (Centro di ricerca su Tecnologia Innovazione e servizi Finanziari dell’Università Cattolica di Milano), e che ha coinvolto circa venti istituti, si è posta l’obiettivo di analizzarne lo stato dell’arte dei sistemi di governance.

Tale analisi ha avuto l’obiettivo di collocare gli istituti presi in esame nell’ambito di un percorso evolutivo dei sistemi di governo che si sviluppa in cinque fasi: operare, consolidare, integrare, ottimizzare, innovare. Il percorso consente il passaggio da un ambito operativo nell’utilizzo dei sistemi di governo a una prospettiva di innovazione, tesa ad alimentare e supportare un cambiamento della banca

Il modello si sviluppa attraverso quattro dimensioni, collegate: infrastruttura tecnologica per la gestione delle informazioni, processi di gestione dell’informazione, capitale umano e cultura aziendale. La strategia di gestione delle informazioni perseguita da una banca, pertanto, determina le dinamiche di gestione e gli equilibri tra le componenti del modello.

Dall’indagine è emerso che il 65% del campione si posiziona al terzo stadio del modello evolutivo, caratterizzato da una focalizzazione sull’utilizzo strategico dei sistemi di business intelligence focalizzati su singole unità funzionale (per esempio, solo l’area commerciale).

Il restante 35% dichiara di avere raggiunto il quarto livello di maturità che consente una visione trasversale e olistica del performance management a livello aziendale (ossia, Corporate performance management)
Non è stato rilevato alcun posizionamento nel primo e nel secondo stadio evolutivo, a testimonianza del grado di maturità raggiunto dal sistema bancario in relazione al performance management.
Ma nemmeno è stato rilevato il posizionamento all’ultimo stadio del modello, il che significa che ci sono ancora potenziali miglioramenti nelle pratiche di management che derivano da un utilizzo innovativo dei sistemi di governo.

Dall’analisi emerge anche l’esistenza di disallineamenti, espressi dal 40% dei rispondenti, dovuti ad approcci più o meno evoluti alle singole dimensioni del modello. Tali disallineamenti, anche temporanei, possono essere dovuti a fasi di transizione verso stadi evolutivi differenti o a scelte strategiche di focalizzazione su singole dimensioni del modello dovute a fattori contingenti, come la recente introduzione in azienda di sistemi di Business intelligence evoluti o di nuove competenze operative e di management.

Se l’analisi si focalizza sulle singole aree funzionali della banca, emerge che l’area commerciale, tradizionalmente più incline all’utilizzo degli strumenti di performance management, funge da volano nella diffusione di approcci evoluti all’utilizzo dei sistemi di governo sia in virtù della struttura dei processi decisionali orientati alle performance, sia per la presenza di competenze maggiormente orientate a un utilizzo proattivo delle informazioni;

L’utilizzo in chiave previsionale dei sistemi di misurazione delle performance è ancora limitato. Emergono comunque i primi tentativi di utilizzare i dati in forma non esclusivamente consuntiva, ma orientata all’individuazione delle strategie a medio-lungo termine.

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