Un supporto specialistico dai servizi di Check Point

Un nuovo programma mette a disposizione degli utenti una persona che li aiuta a valutare i diversi aspetti della security aziendale

In un mercato caratterizzato da un’evoluzione rapida e continua delle
tecnologie, come è quello dell’Information technology, sembra quasi
impensabile pretendere che un’azienda sia allo stato dell’arte nell’utilizzo
di tutte le soluzioni implementate. Eppure esistono aree di mercato che, da
tempo, avvertono la forte necessità di muoversi velocemente nella revisione
delle proprie infrastrutture, soprattutto di rete e di sicurezza, mettendo a
punto misure correttive capaci di incrementare continuamente l’efficienza
complessiva del sistema.
«Per dare loro un messaggio di estrema vicinanza – ha esordito
Andrea Rizzi, country manager di Check Point Software Technologies Italia –
dai primi di settembre abbiamo avviato un nuovo programma di servizi professionali,
mettendo a disposizione dei grandi clienti una persona dedicata alle attività
di supporto specialistico. In sostanza, attraverso questa risorsa, le maggiori
realtà saranno in grado di capire a che punto stanno per quanto concerne
l’uso e l’integrazione delle nostra tecnologia, avvantaggiandosi
di eventuali indicazioni sulle azioni correttive da pianificare in vista dei
prossimi sviluppi
».

In questo senso, i servizi professionali messi a disposizione da Check Point
agiranno da enzima sul mercato, svolgendo un’attività di analisi
che potrà anche sfociare in nuove revenue per il canale, incaricato di
possibili futuri deployment.
«Un primo esempio del significato anche strategico che questo tipo
di attività può rappresentare per i nostri clienti è dato
da Terna
– ha continuato Rizzi – . Qui, mediando tra le necessità
infrastrutturali dell’azienda e la nostra ricerca e sviluppo, abbiamo,
infatti, messo a punto un progetto in cui sono state realizzate delle funzionalità
ad hoc, in grado di portare evidenti benefici al cliente, che può garantire
su un’infrastruttura critica l’erogazione continua dell’energia
elettrica, e al canale, incaricato del deployment del software e dell’hardware
su tutto il territorio nazionale
».

La divisione Professional Services di Check Point non è una novità
assoluta per l’azienda israeliana. Il suo concetto, secondo quanto ha
osservato Rizzi, è sempre stato vivo a livello worldwide, ma usato solo
in casi particolari e in fase “reattiva”. Ora, invece, dovrà
agire in modo decisamente proattivo, seguendo più da vicino grandi clienti
come Telecom Italia, le Poste Italiane, i ministeri e le banche, ossia realtà
in cui la conoscenza dell’evoluzione delle reti è fondamentale.
Gli assessment, condotti in un minimo di 3 giorni, possono dare seguito a eventuali
pilot, con cui le aziende sono messe in condizione di saggiare le evoluzioni
suggerite prima di procedere ai rilasci funzionali definitivi.
«In tutte queste fasi di lavoro – ha concluso il manager – la
casa madre fornisce un supporto continuo, erogato attraverso gruppi di lavoro
dedicati sia negli Stati Uniti che in Israele. Onsite, la risorsa locale agisce
da ponte tra loro e le esigenze aziendali
».

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome