Un Registry per tenere il PC sotto controllo – parte 3

Accesso anche in rete Regedit permette di accedere non soltanto al Registro del computer locale, ma anche ad altri PC sulla rete. L’operazione è diretta, a meno che la macchina locale o remota usi Windows 9x; in tal caso occorre installare i servizi di …

Accesso anche in rete
Regedit permette di accedere non soltanto al Registro del computer locale, ma
anche ad altri PC sulla rete. L’operazione è diretta, a meno che
la macchina locale o remota usi Windows 9x; in tal caso occorre installare i
servizi di Remote Registry e Remote Administration
con le opportune impostazioni di sicurezza. Altrimenti basta selezionare Connetti
a Registro di configurazione di rete
nel menu principale di Regedit
e specificare il nome di un computer per modificarne il Registro come avviene
sul PC locale.

Regedit può essere usato per importare ed esportare tutto o
parte del Registro
oppure per modificarne i contenuti, aggiungendo
nuove chiavi e impostazioni, modificando le impostazioni delle chiavi esistenti
o eliminando chiavi e impostazioni. La finestra di Regedit è divisa in
due pannelli: quello di sinistra mostra le chiavi e quello di destra mostra
i valori delle impostazioni.

Per ogni chiave c’è almeno un’impostazione di Default
o Predefinita, a cui non è assegnato un valore. In Windows 9x
sono previsti tre tipi di dato
, tuttora i più comuni:
numeri binari, numeri binari DWORD
(valori su parola doppia, ovvero
4 byte anziché 2) e stringhe.
In Windows 2000 e XP i tipi di dato più comuni sono
Reg_Binary (binario con visualizzazione decimale), Reg_Dword
(binario su 4 byte), Reg_Expand_Sz (stringa di lunghezza
variabile), Reg_Multi_Sz (stringa multipla), Reg_Sz
(stringa di lunghezza fissa) e Reg_Full_Resource_Descriptor
(serie di array nidificati per contenere una lista di risorse). Ma può
capitarvi di incontrarne altri, perché il descrittore del tipo di dato
è un numero binario di 4 byte, che consente miliardi di valori diversi
(la prima metà riservata al sistema, la seconda ai programmi applicativi).

Un esempio pratico
Dopo questa lunga introduzione, siamo pronti per la prima modifica del Registro.
è un esempio molto semplice, ma se preferite cautelarvi da possibili
errori potete fare prima una copia di backup del Registro tramite la funzione
Esporta del menu principale di Regedit. La
funzione di esportazione produce un file di testo con tutti i dati del Registro,
che potete ripristinare con la funzione Importa.

Prendendo Windows 98 come terreno di prova, aggiungeremo un’impostazione
a una chiave di Registro già esistente; lo scopo di questo intervento
è quello di evitare che Windows modifichi la posizione delle icone sul
desktop quando viene riavviato
.

Dopo avere attivato Regedit (tramite Start\Esegui),
percorriamo il sottoalbero HKEY_CURRENT_USER, scendendo di livello
fino a posizionarci sulla chiave HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows\
CurrentVersion\Policies\Explorer
. Se è assente un’impostazione
NoSaveSettings, la aggiungiamo selezionando Modifica,
Nuovo, Valore binario.

Nella finestrella Nuovo valore digitiamo NoSaveSettings,
quindi selezioniamo Modifica e di nuovo Modifica
nel sottomenu; nella finestra di input digitiamo otto volte 0 (zero) per indicare
in esadecimale che i due byte del nuovo valore devono essere a zero. Ora usciamo
dal Registro e spostiamo qualche icona del desktop: al successivo riavvio ritroveremo
il desktop come l’abbiamo lasciato.

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