Un Os a tutto storage

La gestione dei dati con il nuovo sistema operativo server terrà copia di tutto e faciliterà il montaggio di San.

Dai tempi di Windows Nt 4.0, questa è la trasformazione più importante nelle funzione di file server che Microsoft proponga ai propri utenti. Si comincia da un raddoppio di prestazioni nelle operazioni di lettura e scrittura, per proseguire con la drastica riduzione nei tempi delle principali operazioni di manutenzione: chkdsk è circa 13 volte più veloce e defrag, anch’esso più rapido, funziona con il server online e con qualsiasi dimensione di cluster.


Il vero salto di qualità viene tuttavia nei backup con la creazione di shadow copy per ciascun volume che consentono all’utente di recuperare file immediatamente dopo che sono stati cancellati accidentalmente oppure di recuperarne versioni precedenti in modo semplificato. Il servizio si chiama Volume Shadow Copy e crea tanti file nascosti quanti sono i volumi di cui si vuole tenere una copia di riserva. Le shadow copy contengono l’immagine istantanea del contenuto del volume, dati e applicazioni, a un determinato momento e sono costantemente in linea. In aggiunta, il sistema operativo consente di eseguire il backup on line senza interrompere il funzionamento del server.


Il tutto si articola in un’architettura di backup abbastanza complessa sintetizzabile in questi passaggi: l’application server genera una shadow copy del particolare volume applicativo e la consegna al backup server che provvede a trasferirla su nastro con i suoi tempi.


Nella gestione delle Storage Area Network, Windows.net abbandona finalmente la pessima abitudine di montare in automatico qualsiasi disco che vede, scombinando in tal modo la struttura funzionale delle San. Ora ciascuna San viene montata a mano ed è anche possibile utilizzarla per il bootstrap di sistema.


Ultima chicca sul fronte dello storage è l’Automated System Recovery da usare per il rapido ripristino di una macchina completamente morta oppure per la configurazione rapida della copia un server esistente. A grande richiesta dei sistemisti, poi, sono state aggiunte anche decine di funzioni attivabili da linea di comando. Si possono usare singolarmente oppure all’interno di script di manutenzione da far girare in modalità batch.



 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome