Un master in tecnologie per la net economy supportato dalle aziende

Il Politecnico di Milano ha avviato, nel Polo di Cremona, un corso di specializzazione sulle nuove tecnologie Internet. L’iniziativa vede il contributo di Cefriel e la sponsorizzazione di un significativo numero di imprese, presso le quali si svolgerà lo stage conclusivo.

Il Polo di Cremona del Politecnico di Milano, da oltre un decennio impegnato a formare ingegneri nelle tecnologie dell’informazione mantenendo sempre una stretta collaborazione con il sistema delle imprese, in partnership con il Cefriel (consorzio del Politecnico per la formazione e la ricerca in Ingegneria dell’Informazione) ha deciso di anticipare la crescente domanda di tecnici di alta qualificazione nelle tecnologie Web, proponendo alle Associazioni Industriali di Cremona e di Brescia la realizzazione di un percorso innovativo di formazione di alto livello: il Master in tecnologie per la net economy. Il successo dell’edizione 2001 ha portato l’Università a replicare l’esperienza di questa nuova specializzazione che intende formare professionisti qualificati. Ne parliamo con Stefano Paraboschi, titolare dei corsi di Informatica presso la sede di Cremona e di Basi di dati presso la sede di Milano e uno dei responsabili del progetto relativo al Master in tecnologie per la net economy.

Quali sono i contenuti del master?


Sul piano dei contenuti il master ha un taglio fortemente innovativo e mirato alla studio delle tecnologie software e di rete maggiormente rilevanti in questo ambito. La didattica combina i vantaggi di uno studio di livello universitario, che descrive in modo accurato i principi fondamentali utilizzati nel disegno delle varie tecnologie, con un’attività sperimentale che permetterà di avere al termine del corso una conoscenza diretta delle tecniche e degli strumenti più usati nel mondo industriale. La conoscenza dei principi fondamentali di progetto delle varie tecnologie è necessaria per tenere il passo con la rapida evoluzione delle varie soluzioni. L’iniziativa è, quindi, del tutto paragonabile ai master tecnologici offerti nel contesto internazionale dalle migliori università. Oltre ai contenuti tecnologici, che sono comunque dominanti, il corso dedica anche spazio all’approfondimento degli aspetti economici, organizzativi, gestionali e giuridici, tutti requisiti necessari per realizzare con successo applicazioni per la net economy. Il panorama delle società sponsor dell’iniziativa è composito: vi sono aziende tipiche della net economy come Business Network Service, BiztoB.com, BlueMedia, E@rchimede, Logicom, Megaitalia, LombardiaCom, aziende che stanno differenziando il proprio core business verso i servizi di rete come Autostrade Centro Padane, Aem Cremona, Asm Brescia e aziende old economy che ritengono strategico poter disporre di tecnici specialisti nelle tecnologie del Web. Caratteristiche peculiari e innovative del progetto formativo sono: il collegamento con un contesto territoriale economicamente molto sviluppato ma non metropolitano; l’adesione di imprese medio-piccole, presso le quali si svolgerà lo stage conclusivo del corso, che finanziano l’iniziativa; la compatibilità del progetto con i parametri dei corsi di master universitari, definiti, in termini di crediti formativi, dai nuovi ordinamenti universitari".

Nuovi scenari, nuovi attori e nuove normative europee aprono la strada a una formazione più trasversale…


Gli operatori "storici" si stanno trasformando, proponendosi come aziende multi-utility in grado di offrire ai propri clienti soluzioni integrate e diversificate. D’altro canto, anche i grandi gruppi internazionali sbarcati in Italia attraverso alleanze e acquisizioni, stanno rivoluzionando il panorama, introducendo nuovi modelli: le tecnologie informatiche per la rete hanno ovviamente un impatto in tutti i contesti produttivi, non solo per aziende di servizi. Oggi non è più sufficiente avere competenze esclusivamente di tipo tecnologico, anche per questo il master ha coinvolto sia aziende dell’area bresciana, alcune delle quali operano proprio nello sviluppo di soluzioni per la net economy, che aziende dell’area cremonese, caratterizzata da un profilo industriale più tradizionale. Anche in un ambito industriale tradizionale si sente però l’urgenza di disporre al proprio interno di competenze a carattere specialistico e multidisciplinare in grado di agevolare la transizione verso questa tipologia di soluzioni, un passo ritenuto indispensabile per mantenere la propria competitività".

Quali sono le problematiche più eclatanti rispetto al target di allievi a cui rivolgete un master di questo tipo?


Nel programma del corso un piccolo spazio è dedicato a problematiche di tipo organizzativo/gestionale/giuridico, ma l’enfasi è sicuramente sulle tecnologie, distinguendosi in questo da altre iniziative che sono centrate su aspetti di business. Viene dedicato spazio alle varie tipologie di soluzioni attualmente disponibili sul mercato, con attenzione sia per le soluzioni Java/open source, sia per le soluzioni Microsoft. Le tecnologie che vengono illustrate sono estremamente innovative e recenti. La presentazione viene fatta con un taglio approfondito, discutendo gli aspetti tecnici salienti. La tecnologia .Net di Microsoft costituirà senz’altro un tema importante della prossima edizione del master, che partirà a gennaio 2002".

Secondo la sua esperienza, ha senso parlare di net economy, oppure gli scenari futuri saranno caratterizzati da una realtà di skill più trasversali?


Come professore associato di ruolo presso il Politecnico di Milano, mi occupo di ricerca nell’ambito delle basi di dati e delle tecnologie e metodologie software, con un ovvio interesse per il mondo Internet. In effetti, le tecnologie per la Rete sono nate in un contesto in cui la piattaforma Web era uno strumento per lo scambio di informazioni generate a mano, con poca o nessuna regolarità. Ora, queste tecnologie vengono sempre più ad assumere un ruolo centrale nella realizzazione di sistemi informativi complessi e integrati. Tutto questo, porterà a una crescita significativa di Internet come strumento per l’interazione tra applicazioni il che richiederà un’evoluzione dei profili professionali necessari per realizzare soluzioni. Pur rimanendo ampio spazio per iniziative in cui domina l’aspetto grafico/comunicativo, le professionalità che operano in questo mondo dovranno sempre più avere competenze ad ampio spettro. Con queste esigenze, una formazione da autodidatta è destinata a trovare sempre meno sbocchi e a essere utilizzata solo in contesti poco stimolanti".

Cosa ne pensa della formazione online?


La formazione online costituisce un’ottima opportunità per chi è soggetto a vincoli che impediscono la fruizione di una normale attività didattica. La Fad garantisce, infatti, flessibilità relativamente agli orari, agli spostamenti e anche rispetto alle competenze pregresse. Questo tipo di training sconta, però, i suoi vantaggi con una minore efficacia della didattica, particolarmente sentita in una situazione come quella del master, in cui i docenti del corso sono tutti ricercatori nell’ambito delle tecnologie o comunque persone che operano con gli strumenti tecnologici più avanzati in ambito accademico e industriale. L’efficacia e l’ampiezza di prospettiva offerte da una didattica face-to-face sono difficilemente raggiungibili da iniziative di didattica a distanza. Per inciso, il Politecnico di Milano, che pure è promotore del corso di LaureaonLine, (www.laureaonline.it – ndr), ha deciso di non attivare iniziative di didattica a distanza per la laurea specialistica".

La prima edizione del corso si rivolgeva ad allievi in possesso di una laurea in discipline tecnico-scientifiche o di un diploma universitario in Ingegneria (purché forniti di una base di conoscenze informatiche), ed era a numero chiuso. Per la seconda edizione è cambiato qualcosa?


I requisiti d’ingresso sono rimasti immutati. La partecipazione è ancora a numero chiuso, per un massimo di 20 allievi. Per il 2001 il corso è stato interamente finanziato dalle imprese che lo hanno sponsorizzato, con un’attività full-time che prevedeva 600 ore di didattica assistita, articolata in 10 moduli e con una forte integrazione tra sessioni teoriche e sessioni di laboratorio sperimentale e progetto. Stiamo presentando domanda affinché la prossima edizione del corso venga finanziata da parte della Regione Lombardia, nell’ambito dell’Obiettivo 3 del Fondo Sociale Europeo. In caso di esito positivo, il corso si svolgerà nell’anno solare 2002, seguendo un calendario analogo a quello della edizione scorsa. La parte didattica dovrebbe svolgersi da gennaio a luglio, lo stage in azienda da settembre a dicembre".

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