Da Open Media Coalition una iniziativa per tutelare la libertà di espressione in rete.
Se è vero, come è vero, che l’Italia si colloca al cinquantasettesimo posto al mondo nella classifica stilata da Reporters Sans Frontieres che misura la libertà di informazione in 179 Paesi al mondo, è altrettanto vero che questa situazione di criticità si riflette sui cittadini in senso esteso e in senso più specifico su citizen journalist, blogger e piccoli e medi editori digitali.
È sulla scorta di queste considerazioni, e su un’analisi oggettiva del numero di ”denunce e querele temerarie per diffamazione, sequestri di blog e siti internet, richieste di rimozione di contenuti o di disindicizzazione degli stessi, chiusure di pagine e profili di carattere informativo sui principali social network e/o sulle piattaforme di aggregazione di contenuti”, che Open Media Coalition, la coalizione di associazioni della società civile italiana, ha deciso di dar vita a “legal aid per l’informazione libera” che lo stesso Guido Scorza, coordinatore dell’associazione, sul sito del Festival del Giornalismo di Perugia definisce ”un programma di assistenza legale qualificata e gratuita che intende dare supporto a quanti, si ritrovino destinatari di procedimenti, provvedimenti, richieste ed iniziative che minacciano la loro libertà di fare informazione”.
Nella sostanza, affiancando ciò che già viene fatto da Justice Inizitiave di Open Society foundation, Legal Aid selezionerà nei prossimi mesi due casi, possibilmente due nei quali sia possibile affermare principi utili anche a chi dovesse trovarsi in analoghe situazioni successivamente, garantendo assistenza legale gratuita.
Le segnalazioni e le richieste di informazione possono essere inviate alegalaid@openmediacoalition.it.





