Un ecosistema a misura di blade

Con il rilascio del nuovo blade Bx 620 S2 Fujitsu Siemens Computer ribadisce l’intenzione di giocare un ruolo di primo piano nelle infrastrutture It aziendali.

1 febbraio 2005 Con il rilascio del nuovo blade Bx 620 S2 (second generation), Fujitsu Siemens Computer non amplia solo l’offerta hardware in un settore caratterizzato da un forte trend di crescita, ribadisce soprattutto l’intenzione di giocare un ruolo di primo piano nelle infrastrutture It aziendali attraverso un ecosistema completo anche sul fronte del tool di deployment e automazione. Solo attraverso la combinazione dell’architettura modulare blade con soluzioni di gestione sofisticate è possibile realizzare, infatti, data center realmente flessibili e virtualizzati.


“Per questo – ha chiarito Ruediger Frickenschmidt, director marketing Primergy server product division – Fsc mette a disposizione soluzioni di server management efficienti tra cui ServerStart per la configurazione iniziale delle macchine, RemoteDeploy e Terminal Server Deploy per la distribuzione del software e ServerView Suite per ottimizzazioni in remoto. I nostri server blade sono, inoltre, forniti di tool specifici per una loro migliore integrazione all’interno di specifiche infrastrutture informatiche. A tutto ciò, aggiungiamo un trasferimento di competenze maturate in ambito mainframe, un’esprienza che ci permette di massimizzare le opportunità aperte dal mercato dell’Intel-Architecture”.

L’offerta tra presente e futuro

La solidità e la rilevanza dell’offerta Intel-based all’interno del business Fsc è particolarmente evidente se si considera il peso dei prodotti enterprise sulle revenue societarie e il contributo della linea Primergy sul questa fetta di fatturato.

“Attualmente – ha continuato Frickenschmidt – realizziamo un terzo del nostro giro d’affari con la gamma enterprise. Su questo 33%, le vendite di server Intel-based pesano per un quarto, ma promettono di contare sempre di più se si considera l’elevato tasso di incremento nelle richieste di questi sistemi”.


Conta di rispondere efficacemente a questa domanda il completamento di gamma recentemente messo a punto dalla società di nippo-tedesca, che con il nuovo Primergy Bx620 S2 inserisce nell’offerta un blade capace di sfruttare a pieno l’Em64T (Extended memory 64 Technology) di Intel. In sostanza, il nuovo server, realizzato per lo chassis Bx600, offre la possibilità di gestire contemporaneamente ambienti applicativi a 32 e 64 bit e, integrando moduli di memoria Ddr2-400 e un front side bus a 800 Mhz, garantisce una maggiore ampiezza di banda e un migliore throughput.


“I benefici offerti dal nuovo blade sono numerosi – ha sottolineato Frickenschmidt -. Innanzitutto i data center guadagnano in flessibilità, sfruttando la possibilità di implementare configurazioni miste di Bx620 S2 e Bx660 Quad nella stessa macchina Bx600. Inoltre, l’implementazione di un unico switch Kvm offre un punto di controllo unificato per tutti i blade, il cui costo di amministrazione e manutenzione è ridotto anche da un set di potenti tool di server management. Infine, il sistema offre l’ottimizzazione dei tempi di risposta, facendo leva su soluzioni che effettuano un load balancing in grado di adattare le configurazioni server in base all’uso delle risorse”.


Accanto all’architettura Intel, Fsc sta attualmente considerando nuove soluzioni basate su processore Amd Opteron, una Cpu che anche altri fornitori di tecnologia stanno mettendo al centro dei propri piani di sviluppo. “A differenza di tutti altri, decisamente più “rumorosi” nelle proprie meditazioni, – ha chiarito Frickenschmidt – stiamo pensando a questa nuova architettura senza alzare lo stesso polverone”. Più cauto ancora nei confronti di possibili diskless blade, ossia privi di unità disco: la possibilità è allettante ma oggi, secondo il manager Fsc, il mercato più strategico è costituito dalla versione a due vie.


Dubbioso che Ibm riuscirà a imporre il proprio standard blade, avvantaggiandosi della concessione gratuita delle specifiche sviluppate con Intel, il manager della società difende l’unicità dei prodotti Fsc anche nei confronti di Dell. La società di Round Rock, infatti, offre prodotti blade basati su architettura Fsc/Quanta. “Fsc e Dell – ha sottolineato Frickenschmidt -non hanno una partnership diretta per questa tipologia di server e numerose differenze si possono rilevare nei componenti infrastrutturali. Inoltre, nei nostri prodotti c’è un ammontare significativo di proprietà intellettuale, senza contare le competenze di engineering integrate nelle nostre soluzioni software di gestione, deployment e automazione”.

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