La tecnologia ‘pixie dust’ di Ibm aumenta le possibilità di memorizzazione dei dischi fissi.
Ibm sta per presentare una novità nella tecnologia dei dischi fissi. Nel corso degli ultimi cinque anni, le capacità dei dischi fissi sono continuamente raddoppiate mantenendo, bassi i costi di memorizzazione e consentendo agli utenti d’immagazzinare sempre più dati. La rapida crescita delle capacità di memorizzazione aveva comunque lasciato credere che si fosse giunti molto vicini ad un limite fisico nella densità di memorizzazione, e che l’aumento dello spazio di memorizzazione fosse destinato a rallentare. Ibm afferma, invece, di aver trovato il sistema per allontanare ulteriormente il limite fisico superiore nella capacità di memorizzazione dei dischi fissi. Conosciuta tecnicamente con il nome di antiferromagnetically-coupled (Afc) media, e battezzata semplicemente “pixie dust” da Ibm, l’innovazione introduce un sottile strato di rutenio sui dischi interni al drive, dove i dati vengono memorizzati. Afc consentirebbe quindi di comprimere una maggior quantità di dati sul disco. Prima dell’utilizzo dell’Afc i dischi fissi avevano raggiunto una densità di memorizzazione pari a 20 Gbit per pollice quadrato. I nuovi dischi Travelstar, annunciati da Ibm, che utilizzano la tecnologia Afc, offrono una densità di memorizzazione per pollice quadrato pari a 25.7 GBit.