Un confronto di costi

Vediamo un paragone fornito da Colt in termini di spesa tra la scelta di mantenere in casa un servizio di connettività o di darlo in outsourcing. Parliamo di due server "front end" e uno per il "back end", piattaforma Windows …

Vediamo un paragone fornito da Colt in termini di spesa tra la scelta di mantenere
in casa un servizio di connettività o di darlo in outsourcing. Parliamo
di due server "front end" e uno per il "back end", piattaforma
Windows con database Sql, back up Bmc e un’ampiezza di gamma di 2 Mbit
al secondo.
I costi iniziali per un servizio "In house" sono stimati indicativamente
intorno a 26.500 dollari per l’acquisto di licenze software e hardware, per
il canone mensile per la banda passante e per circa quattro giorni lavorativi
al mese per la manutenzione. Per un equivalente servizio in outsourcing, invece,
il canone mensile onnicomprensivo sarebbe pari a 2.300 dollari a cui aggiungere
2.750 dollari per l’installazione. Inoltre, sono compresi livelli di servizio
garantiti da un Sla (Service level agreement).
Nel caso della scelta "In house" il primo anno la spesa sarà
di circa 50mila dollari contro i 30mila circa del costo dell’outsourcing.
Per i successivi quattro anni l’outsourcing costerà circa 4.500
dollari in più all’anno, pareggiando teoricamente le due scelte.
Ma la scelta "In house" porta dei costi variabili difficilmente
quantificabili come l’assenza di disponibilità del servizio 24×7
e l’imposizione del limite a quattro giorni al mese per la manutenzione.
Inoltre è necessario un forte investimento iniziale (quasi il doppio
rispetto alla scelta "outsourcing"), l’assunzione di un rischio
da parte della struttura It dell’azienda e non sono prevedibili alcuni
costi ricorrenti (back up, monitoraggio, sistema antincendio ecc.). Infine,
il grado di flessibilità della soluzione "In house" è
di molto inferiore rispetto a una gestione in outsourcing.

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