Un chip Nec per risolvere i problemi di autonomia dei portatili

Un nuovo microprocessore, sviluppato da Nec, promette di offrire elevate performance in termini di potenza, a fronte di consumi energetici irrisori, condizioni ideali per un suo massiccio utilizzo nell’ambito dell’informatica portatile. Il prototipo, c …

Un nuovo microprocessore, sviluppato da Nec, promette di offrire elevate
performance in termini di potenza, a fronte di consumi energetici irrisori,
condizioni ideali per un suo massiccio utilizzo nell’ambito
dell’informatica portatile. Il prototipo, come affermato dagli stessi
ricercatori di Nec, si presterebbe infatti come modello ideale per la
prossima generazione di processori per notebook. Il processore Mp98
contiene quattro microprocessori integrati sullo stesso chip che lavorano
insieme in modo tale che possano essere accesi e spenti a seconda del job
in esecuzione. In questo modo, i microprocessori non realmente necessari
vengono spenti, con conseguente risparmio energetico. Il primo prototipo di
del chip ha dimostrato capacità di calcolo pari a 1 miliardo di istruzioni
al secondo, con un consumo inferiore a 1 watt. Considerando le normali
condizioni di utilizzo con operazioni standard come per esempio l’utilizzo
di una tastiera, i consumi dovrebbero scendere a soli 50 milliwatt, per
inabissarsi a 500 microwatt in condizioni di standby. I primi prodotti
commerciali basati sulla nuova tecnologia sono previsti intorno al 2003.

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