Ue: Reding va, arriva Kroes

In base alle nomine decise dal presidente Barroso, Viviane Reding non si occuperà più di telecomunicazioni passando alla giustizia mentre Neelie Kroes, sinora occupatasi di concorrenza, prenderà il posto lasciato dalla Reding.

C’è un avvicendamento in Europa. Il portoghese José Manuel Barroso, presidente della commissione europea, ha da poco sancito alcuni importanti avvicendamenti. Viviane Reding non si occuperà più di telecomunicazioni passando alla giustizia mentre Neelie Kroes, sinora occupatasi di concorrenza, prenderà il posto lasciato dalla Reding.

Viviane Reding si è sempre mossa per rendere più “digitale” l’Europa con particolare attenzione alla diffusione della banda larga. La commissaria si è poi adoperata per il taglio dei costi di roaming imposti dagli operatori telefonici mobili e nella riscrittura della normativa europea delle telecomunicazioni (il consumatore, tra l’altro, sarà in grado di cambiare operatore mobile nel giro di un giorno). Di recente la Reding aveva sottolineato la necessità per l’Europa di discutere circa l’accordo Google-editori (ved. questa notizia) in merito al servizio “Google Books” con l’obiettivo di non perdere un’importante opportunità. Diversamente, l’Europa si troverebbe in una posizione svantaggiata rispetto agli Stati Uniti.
Tra i nuovi compiti della Reding dovrebbe invece esserci la nuova stesura delle leggi europee in materia di protezione dei dati, ormai vecchie di quindici anni.

Neelie Kroes, ora commissario europeo per le telecomunicazioni, si era sinora occupata di antitrust. Nel corso degli ultimi cinque anni, sono state comminate sanzioni a diverse società IT. Il caso più eclatante è quello di Intel, multata per una somma superiore al miliardo di euro per pratiche anticoncorrenziali nei confronti di AMD (ved. questa pagina).
Microsoft è stata poi nuovamente oggetto di un’indagine per abuso di posizione dominante e correlata all’integrazione del browser Internet Explorer all’interno del sistema operativo. La soluzione proposta da Redmond circa l’inserimento del cosiddetto “ballot screen” (una schermata attraverso la quale l’utente può decidere il prodotto da installare ed utilizzare) sembra aver riportato il sereno in casa Microsoft (ved. questi articoli).
Oggetto di investigazione anche il recente accordo che ha visto l’acquisizione di Sun Microsystems da parte di Oracle. Sotto la lente, l’analisi delle possibili conseguenze che l’intesa potrebbe comportare su MySQL, database ampiamente utilizzato in tutto il mondo (ved., in proposito, questi articoli).

Della concorrenza si occuperà Joaquin Almunia. Secondo alcuni osservatori, nel corso dei prossimi cinque anni, Google potrebbe divenire oggetto di interesse dopo che i contenziosi con Microsoft, durati un decennio, sembrano ormai essere giunti alla loro definizione.

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