Ue: la neutralità della rete è obiettivo primario

Sottolineata in una relazione l’esigenza di garantire che cittadini e imprese possano accedere facilmente a una rete aperta. Neelie Kroes è determinata a far osservare il rispetto delle nuove regole.

La Commissione ha comunicato che vigilerà affinché le nuove norme di telecomunicazione dell’Ue sulla trasparenza, la qualità del servizio e la possibilità di cambiare operatore, che entreranno in vigore il 25 maggio 2011, siano applicate in modo da garantire fattivamente il principio di un’internet aperta e neutrale.

Nel farlo presterà attenzione  all’esistenza di restrizioni generalizzate di servizi e applicazioni leciti e al fatto che le connessioni a banda larga dei cittadini e delle imprese siano effettivamente veloci come indicato nella pubblicità dei fornitori di servizi internet.

La Commissione ha chiesto all’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (Berec) di avviare un’analisi rigorosa della situazione su questioni cruciali in modo da ottenere un’Internet aperta e neutrale.

La vicepresidente della Commissione europea, responsabile dell’agenda digitale Neelie Kroes, ha infatti dichiarato che nel giro di pochi mesi, «in stretta collaborazione con le autorità di regolamentazione degli Stati membri monitorerò rigorosamente il rispetto delle nuove norme dell’Ue per assicurarmi che garantiscano un’internet aperta. Alla fine del 2011, pubblicherò i risultati, compresi i casi di blocco o di strozzamento di alcuni tipi di traffico. Nel caso in cui non sia soddisfatta, non esiterò a proporre provvedimenti più rigorosi, sotto forma di orientamenti o perfino di misure legislative generali per realizzare la concorrenza e la possibilità per i consumatori di scegliere ciò che meritano. Nel caso in cui ciò risultasse insufficiente, sono pronta a proibire il blocco di servizi o applicazioni leciti».

Fra le norme riguardanti la neutralità della rete che entreranno in vigore il 25 maggio nell’ambito della normativa sulle telecomunicazioni dell’Ue ci sono i requisiti concernenti la trasparenza (ad esempio restrizioni che limitano l’accesso a servizi o applicazioni, o la questione delle velocità di connessione), la qualità del servizio (le autorità di regolamentazione possono stabilire livelli minimi di qualità) e la capacità di cambiare operatore (nel termine di un giorno lavorativo).



 

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