Ue, al via il piano di azione per sostenere i liberi professionsti

Tra le iniziative, accesso ai fondi strutturali (anche a quelli gestiti direttamente da Bruxellles), formazione, internazionalizzazione e minore burocrazia.

Nei giorni scorsi la Commissione
europea ha reso noti gli obiettivi del piano d’azione
finalizzato a migliorare l’attività di 3,7 milioni
di imprese di liberi professionisti che danno lavoro a 11 milioni di persone con un giro d’affari di più di 560 miliardi di euro.

Per migliorare l’accesso al credito, i liberi professionisti potranno
essere destinatari di qualunque tipo di fondo europeo e potranno ricevere
finanziamenti dai fondi strutturali e da quelli gestiti direttamente da
Bruxelles, come ad esempio Cosme od Orizzont 2020 per l’innovazione o la ricerca.

I
liberi professionisti sono imprenditori e hanno quindi bisogno delle conoscenze necessarie
per la gestione delle loro imprese: verranno quindi messe in campo iniziative mirate per insegnare loro come beneficiare di fondi europei visto che le conoscenze sono
poco diffuse. E per il futuro verranno invitati a
partecipare al Forum per l’accesso delle Pmi alle fonti di finanziamento. 

Mentre per favorire la formazione di liberi professionisti
con competenze richieste dal mercato verrà organizzata una piattaforma in grado
di mettere in contatto università e liberi professionisti, coinvolgendo anche
le associazioni di imprese.
Saranno inoltre posti a loro disposizione degli specifici moduli formativi on line.

Per l’accesso
ai mercati, gli strumenti per l’internazionalizzazione che oggi sono a
disposizione di tutte le imprese verranno riletti con le lenti dei liberi
professionisti e verranno quindi messi a loro disposizione strumenti specifici.

“Apriremo un tavolo di lavoro specifico – ha precisato Antonio Tajani, vicepresidente della
Commissione europea, responsabile dell’Industria e Imprenditoria – per fare in modo che siano diffuse a livello europeo le migliori
pratiche relative alla semplificazione
con il contributo attivo delle associazioni di liberi professionisti
“. In particolare, la Rete Enterprise Europe
Network
verrà posta anche al servizio
dei liberi professionisti per dare le informazioni di cui
hanno bisogno.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome