Al Telco Tv summit di Milano gli analisti sfornano le loro previsioni, positive, sulla trasmissioni via cellulare
3 lancia la sua mobile tv, gli altri seguiranno a breve, e tutti guardano con
apprensione ai primi risultati visto che nessuno ha la certezza che gli
investimenti realizzati si tradurranno nel successo delle operazioni. Per ora si
sa solo che i test hanno dato esito positivo, ma questo non è sufficiente. E poi
ci sono le stime degli analisti che hanno presentato i loro numeri in occasione
del Telco tv summit che si è svolto ieri a Milano.
Secondo Augusto Preta di It Media
Consulting l’arrivo della mobile tv si inserisce in un quadro positivo visto che
a livello europeo negli ultimi dieci anni il consumo di televisione è cresciuto
dell’11,4%. Da 10 a 12 euro mensili è il prezzo che il 20% degli utenti mobili
sarebbe disposto a pagare per la nuova tv che permetterà anche il riutilizzo di
vecchi contenuti. Le stime di Preta parlano del 10% di abbonati europei che
entro il 2010 utilizzeranno la tv sul cellulare che dovrebbe generare
ricavi per 60 milioni di euro nel 2006 e 1,5 miliardi nel 2010.
Fra i 7 e i 15 euro è la soglia di
prezzo stimata da Roberto Azzano, vicepresidente Anfov, che parla di
193,9 milioni di ricavi entro il 2007 che diventeranno 1000 nel 2010. Sempre
Azzano è convinto che la pubblicità non riuscirà a pagare i canali gratuiti,
l’utilizzo sarà concentrato in momenti del giorno come la mattina presto, l’ora
di pranzo e la sera, mentre per quanto riguarda i contenuti ci sarà bisogno di
canali flessibili al posto di quelli tradizionali. Questo significa che quando
si parla di film sul cellulare si è probabilmente fuori strada e che ci sarà
bisogno di riadattare molto di ciò che è già disponibile per un mezzo diverso
come il cellulare.
E’ pensabile che le news consistano in un telegiornale di
mezz’ora?