Tutte le novità di Opera 9.5

La nuova release è disponibile per sistemi Windows, Mac OS X, Linux, FreeBSD oltre che per la la versione Intel di Solaris.

Opera Software ha ufficialmente rilasciato la versione 9.5 del proprio browser. La nuova release, disponibile per sistemi Windows, Mac OS X, Linux, FreeBSD oltre che per la la versione Intel di Solaris, sarebbe – secondo la società norvegese – “il browser più veloce che sia mai stato sviluppato”.

Completamente rivoluzionato rispetto al passato il look dell’applicazione. Molti elementi dell’interfaccia utente sono stati riorganizzati ed è stato introdotto un nuovo tema di base.

L’innovazione maggiormente degna di nota è probabilmente la funzione “Quick find”. Opera 9.5 non tiene solamente traccia dell’indirizzo e del titolo delle pagine web visitate ma “registra” anche i testi. Ogniqualvolta l’utente inserisca un termine di ricerca nella barra degli indirizzi del browser, Opera elenca tutti i siti web visitati in precedenza che contengano la parola specificata.
Su richiesta, la funzione Opera Link consente di sincronizzare i segnalibri, gli elementi della barra personalizzata, dei pannelli utente e gli altri dati legati al funzionamento del browser con altre postazioni o con dispositivi mobili che utilizzino Opera Mini.

Così come anticipato nei giorni scorsi, Opera 9.5 poggia sulla tecnologia sviluppata da Haute Secure per proteggere l’utente da attacchi phishing e componenti malware durante la navigazione sul web. Opera e Haute Secure si propongono di bloccare la navigazione sui siti web nocivi impedendo anche il prelievo di malware, anche in modo non intenzionale. Si pensi alle minacce “drive-by download” ossia ai malware che tentano di insediarsi sul sistema dell’utente sfruttando falle di sicurezza e comportamenti a rischio.

Anche il client di posta elettronica integrato nel browser ha subìto molte migliorie: il lavoro degli sviluppatori di Opera Software si è concentrato, in particolare, sull’ottimizzazione delle performance del client e-mail.

Debutta anche la prima versione di uno strumento, battezzato Dragonfly, che si prefigge, come obiettivo, di aiutare gli sviluppatori ad effettuare controlli alla ricerca di eventuali errori presenti nelle pagine web.
Grazie a Dragonfly è possibile controllare che le pagine web prodotte siano “conformi” su sistemi desktop, dispositivi mobili e console verificando contemporaneamente la completa adozione di standard aperti.

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