Secondo fonti vicine alla società, l’olandese Tulip si aspetta di mettere a segno risultati positivi alla chiusura del proprio primo semestre fiscale e di chiudere così il 1999 in attivo. Per l’intero anno, infatti, sono attes e entrate p …
Secondo fonti vicine alla società, l'olandese Tulip si aspetta di mettere
a
segno risultati positivi alla chiusura del proprio primo semestre fiscale e
di chiudere così il 1999 in attivo. Per l'intero anno, infatti, sono attes
e
entrate per circa 140 milioni di dollari, corrispondenti a vendite, in
termini di unità, tra le 110mila e le 120mila macchine. Tulip opera, oltre
che in Olanda, in Francia, Regno Unito, Germania, Belgio e Italia. Al
momento, i paesi più redditizi sono i primi tre. La crisi del vendor risal
e
all'aprile dello scorso anno: in quel periodo Tulip entrò nel Capitolo 11
del regime controllato, e le sue sorti furono risollevate grazie
all'iniezione di capitali operata dal Begemann Group e grazie alla vendita
dello stabilimento produttivo di Hertogenbosh a Ingram Micro. Da allora, la
società è tornata a farsi più aggressiva allargando l'offerta nel comp
arto
server (con le serie Mr e con i quadriprocessore Qr) e nel settore dei
desktop (con l'ingresso dei modelli small form factor Md e Cp). Sono dati
per probabili, nel prossimo futuro, ulteriori sviluppi otto vie per la
piattaforma server e, soprattutto, il ritorno di Tulip al mercato dei
notebook.