Tubosider – Mondo open: stabilità dei sistemi e benefici economici

«Alla fine del 2000 – ha esordito Sandro Umboschi, responsabile Edp di Tubosider – abbiamo acquistato la distribuzione Linux da una società di Monza e ancora oggi stiamo usando soluzioni opensource correlate, sia per quanto riguarda l’office automation …

«Alla fine del 2000 – ha esordito Sandro Umboschi, responsabile Edp di Tubosider – abbiamo acquistato la distribuzione Linux da una società di Monza e ancora oggi stiamo usando soluzioni opensource correlate, sia per quanto riguarda l’office automation che il gestionale lato server e lato desktop». In particolare, la parte applicativa include la suite di produttività OpenOffice, la versione Linux di Acrobat Reader e una miriade di programmi grafico-multimediali. «In ambito gestionale – ha continuato Umboschi – usiamo, invece, un’applicazione custom, che gira su Linux e i cui sorgenti sono a nostra disposizione per garantirne la manutenzione interna. Il suo sviluppo è stato eseguito da una softwarehouse di Vimercate che ci ha supportato anche nell’attività d’analisi delle problematiche aziendali e nella stesura del piano di fattibilità del progetto. Ancora oggi, questa società rappresenta il nostro referente per tutte le implementazioni e tutte le ottimizzazioni “maggiori” dell’applicazione, mentre per la manutenzione ordinaria siamo in grado di procedere autonomamente». Per quanto riguarda il lato server, l’azienda usa soluzioni opensource a vari livelli. «Per il file sharing – ha proseguito il responsabile – abbiamo installato Samba, prodotto open cui vanno a sommarsene tanti altri in ambito sicurezza, application server, mail server e altro ancora». In Tubosider, la scelta di virare verso il mondo open è stata sollecitata da un rinnovamento applicativo di tipo incidentale. «A metà del 2000 – ha sottolineato Umboschi – ci siamo trovati nella situazione di dover cambiare il gestionale, a causa della sua obsolescenza. Tra le soluzioni prese in considerazione, abbiamo valutato, oltre ai classici Erp proprietari, anche la possibilità di implementare un’applicazione open sviluppata su misura per noi. Questa seconda opzione ci ha incuriosito e abbiamo deciso di testarla per due anni sia sul lato desktop che server. Siamo partiti con l’applicazione vera e propria il 1° gennaio 2003, quando ormai il processo d’utilizzo delle soluzioni open era stato avviato anche ad altri livelli, come nel caso del mail server e dell’application server, due novità assolute all’interno della nostra azienda». I maggiori benefici riscontrati da Tubosider nell’uso di soluzioni opensource sono riconducibili alla stabilità delle macchine, soprattutto sul lato server. «A questa affidabilità, dovuta a una offerta ormai consolidata – ha continuato Umboschi – vanno, poi, sommati i benefici economici derivanti dal reimpiego di hardware ormai inutilizzabile in altri ambienti operativi». Nessuna criticità sembra essersi, invece, dimostrata in fase di progetto, implementazione o utilizzo, anche se «per quanto riguarda il lato desktop – ha puntualizzato il responsabile -, vanno messe in conto eventuali resistenze interne da parte di utenti abituati da sempre ad altri tipi di strumenti».


Nessun problema, invece, per quanto riguarda l’integrazione. «Gli strumenti open disponibili per i client – ha proseguito Umboschi – soddisfano la maggior parte delle esigenze di un’azienda di produzione della nostra dimensione e garantiscono un’integrazione prossima al 100% con strumenti proprietari, anche se i documenti con particolari formattazioni non si visualizzano alla perfezione, soprattutto se appartenenti all’ambiente Windows». Nessuna criticità anche in materia di supporto e di sicurezza. «Di Linux – ha concluso il responsabile – abbiamo acquistato una distribuzione privata, in questo modo ci siamo garantiti un supporto nel tempo. Comunque, in rete c’è una vastità ineguagliabile di esperienze da parte di chi sviluppa, tutte messe a disposizione da una comunità in grado di fornire soluzioni a qualsiasi problema. Certo, ricorrere a questo tipo di supporto richiede una mentalità nuova rispetto a quella tradizionale, legata alla classica assistenza erogata dai fornitori. In tema di sicurezza, poi, posso ritenermi soddisfatto in quanto esistono prodotti specifici molto validi anche per il mondo open».

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