Troppo lenta la crescita dell’It L’Italia sempre più in ritardo

Secondo il Rapporto Assinform, il primo semestre 2005 ha acuito il gap tra il nostro Paese e la media europea. Il consumer è più dinamico dell’enterprise. Prosegue la corsa dei portatili

Il perdurare di un atteggiamento cauto delle imprese, soprattutto Pmi, a investire nell’innovazione pesa sui risultati del mercato It anche nel primo semestre 2005 e fa dell’Italia il paese meno innovatore tra i gradi dell’Europa. La conferma viene dall’analisi semestrale del Rapporto Assinform (l’Associazione nazionale dei produttori di contenuti e di Information & communication technology – Ict), che peraltro si trova in sintonia anche con i risultati del World Economic Forum, che analizza ogni anno la competitività del Sistema Paese di 117 nazioni nel mondo, in base al quale l’Italia è ferma al 47esimo posto (dietro alla Giordania, mentre nel 2001 era in 26esima posizione) e al 44esimo per diffusione di pc e Internet. Secondo Giancarlo Capitani, responsabile di NetConsulting, (la società di analisi che come di consueto realizza il Rapporto per l’associazione) “una lettura di breve periodo dei valori relativi al primo semestre del mercato Ict evidenzia un miglioramento sul piano congiunturale, ma anche una continuità nella divergenza tra le Tlc che crescono e un’It che ha una ripresa insufficiente rispetto alla media europea che aumenta del 2,5%”. Entrando nel dattaglio dei dati, Capitani ha osservato che il valore complessivo dell’Ict nel periodo in esame ha raggiunto i 31,464 miliardi di euro (+2,1% sullo stesso semestre del 2004), grazie alle Tlc cresciute del 2,9%, pari a 21,810 miliardi, mentre l’area informatica, con un valore di 9,654 miliardi è aumentata solo dello 0,4%. All’hardware è toccato il ruolo di risollevare le sorti dell’It, essendo cresciuto del 2,4%, grazie ai pc venduti (1.879.956) aumentati del 14,9% in unità (contro il 21,2% del primo semestre 2004), che oggi rappresentano il 55% del valore dell’intero comparto. Tutto merito dei portatili (+38,5%) che ormai hanno quasi raggiunto i desktop in forte declino (essendo scesi quest’anno a un -1,7%, da un +11,9% del pari periodo del 2004).


Questi dati, secondo Capitani, sono il risultato di un continuo miglioramento del rapporto prezzo/prestazioni raggiunto dai notebook e di una maggior propensione degli utenti, soprattutto consumer, verso questi prodotti che consentono una facile trasportabilità e la possibiltà di navigare in Internet.


Decisamente positivo anche l’andamento dei pc server, saliti a un 15,4% (contro un +7,9% del 2004) mentre cala vistosamente il consumo di MIPS in ambito mainframe (-27,9% contro un +33% del 2004). Questi due dati sono il frutto da un lato di una crescente attività di server consolidation e di sostituzione presso le medio-grandi aziende e, dall’altro, del progressivo spegnimento dei mainframe verso piattaforme inferiori.


In ambito pc, il consumer si è dimostrato un soggetto molto più dinamico rispetto al segmento professionale, in quanto è cresciuto del 40,9%, contro un 9,6% delle imprese. Secondo Capitani l’incremento degli acquisti è dovuto alla domanda di pc sempre più performanti che sostituiscono i precedenti, necessari per governare tecnologie eterogenee che ormai iniziano a essere presenti nelle abitazioni.


Sul fronte software, la situazione è ancora di stagnazione, anche se meno pesante dell’anno precedente, in quanto pesa il negativo andamento degli ERP (Enterprise resource planning), a causa del basso tasso di adozione da parte delle Pmi. Infatti, il comparto ha realizzato una crescita dello 0,9% (era lo 0,6% nel 2004) mentre i servizi si sono fermati a un -0,5% (contro un -0,9% dell’anno precedente). La dinamica che penalizza quest’ultimo comparto è ancora quella del calo delle tariffe professionali, al cui interno le note positive vengono soprattutto dalla richiesta di Business process outsourcing e facility management. Infine, sempre negativa la voce assistenza tecnica, terzo comparto dell’It, con 409 milioni (-4,2%), in leggera rimonta rispetto al -5,3% del 2004.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome