A disposizione della legge 46/82 c’erano 62,3 milioni di euro ma le richieste hanno superato gli 800 milioni
29 marzo 2004 Se opportunamente stimolate le piccole e medie imprese fanno ricorso alla tecnologia. Una prova arriva dai dati diffusi dal ministero per l’Innovazione relativi all’ultimo bando di agevolazioni (legge 46/82) emesso dal ministero guidato da Lucio Stanca a da quello per le Attività produttive di Antonio Marzano. La disponibilità finanziaria era di 62,3 milioni di euro ma alla data di scadenza sono giunti ben 880 progetti, con la richiesta di agevolazioni per oltre 800 milioni di euro (per i quali sono ipotizzati investimenti complessivi da parte delle imprese per circa mille milioni di euro), di cui il 51% al Nord, il 26% al Centro e il 23% al Sud.
La voglia di Ict esiste, quindi, e questa la buona notizia, mentre la cattiva è che al momento non ci sono i fondi disponibili come ha lamentato anche il ministro per l’Innovazione. Intanto, la prossima settimana verrà insediata la commissione mista interministeriale che coadiuverà l’Ufficio competente nelle istruttorie dei programmi di massima. Per la considerevole quantità e complessità delle domande pervenute, l’ufficio della direzione generale per il coordinamento degli incentivi alle imprese del Map (ministero Attività produttive), responsabile delle procedure di accoglienza, ha reso noto che dovranno essere procrastinate le originarie tempistiche istruttorie, previste in 60 giorni, allungandole ad almeno tre mesi, per disporre del tempo necessario per esaminare gli 880 progetti presentati. Si prevede, quindi, che la valutazione conclusiva del comitato tecnico della legge 46/82 e l’emanazione delle relative graduatorie potranno avvenire nel prossimo mese di luglio.