Trenitalia in corsa lungo i binari delle Soa

L’azienda di trasporti su rotaia ha ottimizzato la gestione delle sale operative con una nuova architettura orientata ai servizi e un Esb

Tutti conoscono Trenitalia, il gigante dei trasporti su rotaia del Bel Paese. Si tratta di una realtà che occupa 53.800 dipendenti e che, nel 2005 (i consuntivi del 2006 non sono ancora disponibili), ha fatturato 4,9 miliardi di euro. I suoi sofisticatissimi sistemi informativi sono in grado di gestire, quotidianamente oltre 1,2 milioni di passeggeri e 9.000 convogli, che percorrono 16.000 chilometri di linee e toccano 2.400 stazioni. Si tratta, come comprensibile, di un’infrastruttura It di dimensioni considerevoli e, parimenti, complessa «in particolare – esordisce Claudio Montechiarini, responsabile Architettura Ict di Trenitalia – per quanto riguarda le sale operative, ovvero i centri di controllo che gestiscono la circolazione dei treni: un’attività da presidiare con estrema cura, alla quale concorrono processi fondamentali, che vanno dalla formazione dei treni alla gestione degli equipaggi, dalla manutenzione all’erogazione delle informazioni utili ai clienti. In un contesto di questo tipo, dove intervengono le competenze di diverse organizzazioni aziendali, l’integrazione dei dati e il coordinamento dei processi risulta fondamentale». Ecco perché, all’inizio del 2006, la società ha deciso di sperimentare concretamente i Web service e le architetture orientate ai servizi. L’adozione di un nuovo paradigma di sviluppo del software ha consentito a tutti i gruppi di lavoro impegnati nei diversi domini applicativi di mantenere la propria autonomia, con il compito aggiuntivo di pubblicare i propri servizi e il beneficio reciproco di riutilizzare quelli prodotti dagli altri. La scelta delle sale operative come “laboratorio” era giustificata, secondo il manager, dalle potenzialità, in termini di miglioramento dell’integrazione e riduzione degli sforzi di sviluppo ad hoc, che quest’area era in grado di offrire.


Il progetto Rem


L’iniziativa aveva l’obiettivo di migliorare e standardizzare i flussi di scambio dati di Trenitalia con Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), il gestore dell’infrastruttura ferroviaria. «Lo scambio delle informazioni era avvenuto in modo destrutturato – puntualizza il manager – sino allo scorso anno, quando Rfi ha introdotto un nuovo protocollo di comunicazione, basato sui Web service, e noi abbiamo raccolto favorevolmente la sfida». L’architettura Soa implementata, battezzata Railway Event Management (Rem), si incentra sulla piattaforma Ibm WebSphere e sfrutta Iona Artix come infrastruttura di integrazione, per assicurare l’interoperabilità e la standardizzazione del software.
La tecnologia fornita da Iona ha permesso di sfruttare tutta la base installata di applicazioni e middleware. «Avevamo capito i benefici delle Soa – tiene a sottolineare Montechiarini -, ma volevamo evitare il rischio di investire in un sistema sovradimensionato e supercostoso. Volevamo una soluzione in grado di rispondere a esigenze diversificate. In alcuni casi, infatti, occorreva un motore potente, in grado di processare fino a 75 eventi al secondo. In altri, invece, le richieste di servizio erano meno frequenti e, spesso, potevano essere ricondotte a un semplice adattamento dei diversi protocolli applicativi. Uno strumento come quello di Iona, in grado di realizzare la conversione dei protocolli relativi alle 30 applicazioni implementate, è risultato la scelta più adatta ed economica».


Il test Viaggiatreno.it


Dopo la sperimentazione, l’iniziativa ha preso piede concretamente a partire dalla metà del 2006 e ha coinvolto una decina di persone di Trenitalia, oltre a 20 persone di Tele Sistemi Ferroviari (la società che fornisce, in house, servizi informatici a tutte le realtà del gruppo). I primi risultati tangibili sono arrivati dopo pochi mesi: Viaggiatreno.it, il sito che permette di monitorare in tempo reale, su Internet o palmare, i treni, è stato sperimentato sulla intranet a fine luglio e, pochi mesi dopo, messo a disposizione dei clienti finali. Rem è stato incluso nel contesto più ampio di una progetto di governance della Soa, che ha l’obiettivo di promuovere in modo totalitario l’impiego delle architetture di servizi in Trenitalia: questo significa, quindi, non solo sui nuovi sviluppi, ma anche attraverso l’incapsulamento di codice già creato in passato in nuove modalità di presentazione. Il prossimo passo è la creazione di un registro di servizi, per il quale sarà lanciata a breve la gara. Accanto a questo, sono diverse le iniziative pensate per favorire l’integrazione dei principali processi con i quali Trenitalia si interfaccia con Rfi. Quelle che saranno attivate a breve riguardano la pianificazione e la programmazione dell’orario, le informazioni al pubblico e i workflow di gestione operativa.

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