Tra server e storage si rinnova la fascia alta dell’offerta Hp

Grandi novità per tutta la linea Integrity: i sistemi di prossima release monteranno Itanium 2 con 9 Mb di cache. Annunciato anche StorageWorks San Switch 4/32, mentre in ambito software sono ora disponibili Global Workload Manager, Open Vms 8.2 e il porting su Itanium di Alpha.

Con la chiusura dell’anno fiscale 2004, Hp ha raggiunto un importante milestone. Lo scorso 17 gennaio, infatti, la casa californiana ha annunciato di aver mantenuto la leadership del mercato storage, sia a livello mondiale che Emea, per ben dieci trimestri di fila, ottenendo nel terzo quarter del 2004 il 23,6% del market share mondiale (fonte Idc).


Alla luce di questi risultati, gli sforzi che il colosso ha compiuto, in ordine alla realizzazione di un portafoglio di soluzioni in ambito Storage area network, che fosse in grado di soddisfare sia i clienti enterprise sia la Pmi, e la scelta di progettare tale offering in maniera da garantire il massimo dell’integrazione con il resto dei componenti dell’infrastruttura It, sono stati ampiamente ripagati.


Con l’occasione è stata anche annunciata una serie di novità inerenti le soluzioni legate alla famiglia Integrity, che nel 2004 ha portato nelle casse di Hp oltre un miliardo di dollari.


La prima è legata all’aspetto monetario: la società di Palo Alto, infatti, per garantire il pieno sviluppo di questa famiglia ha deciso di stanziare nell’arco dei tre anni a venire un budget complessivo di tre miliardi di dollari.


Per quanto riguarda l’aspetto hardware, l’annuncio più significativo riguarda principalmente i processori: i server di prossima release monteranno, infatti, i nuovi Itanium 2 con 9 Mb di cache, che secondo Hewlett-Packard porteranno a un incremento delle prestazioni fino al 25%; inoltre, essendo possibile la coesistenza dei nuovi processori con le Cpu precedenti, è stata annunciata anche una serie di inbox upgrade per gli attuali Integrity.


Da sottolineare, per quanto concerne le novità hardware rilasciate, c’è anche l’uscita dell’Hp StorageWorks San Switch 4/32, uno switch a 4Gbit/sec disponibile in configurazioni da 4, 16 e 32 porte Fiber Channel e pienamente compatibile con l’intera base di installato Hp StorageWorks.

lI nuovo Open Vms e il supporto di Alpha


Nel settore delle soluzioni e del software, invece, le novità sono diverse. Innanzitutto, è stato annunciato Global Workload Manager, prodotto progettato per consentire lo spostamento tra server sia di carichi che di risorse e permettere, quindi, di ottimizzare al massimo l’efficienza. A oggi tale soluzione gira solo sotto sistema operativo Linux e Hp-Ux, ma a breve la casa californiana garantirà il supporto anche per Open Vms e Windows.


In ambito Os sono stati, invece, annunciati il porting su Itanium del sistema operativo server Alpha e la disponibilità di Open Vms 8.2, nuova versione del noto sistema operativo che permetterà ai clienti Hp di scegliere se rimanere fedeli alla piattaforma Alpha oppure di poter migrare in qualsiasi momento a Integrity, semplicemente ricompilando le proprie applicazioni; o ancora di lavorare con un’architettura mista composta da cluster Integrity e sistemi Alpha.


La nuova release del sistema operativo a oggi gira sull’intera famiglia Alpha e sui server Integrity rx4680-8, 2620-2 e 1620-2, mentre per il supporto completo della serie Integrity, a partire dai server entry level fino ad arrivare ai Superdome Server, bisognerà attendere almeno il primo semestre del 2006.

Il pricing "pay per use" per i sistemi Windows


In ultimo, Hewlett-Packard ha annunciato un pricing "pay per use" per i sistemi Windows basato su una tecnologia di misura automatica dell’utilizzo delle Cpu e il supporto per Suse Linux es 9, realizzato su kernel Linux 2.6, che consentirà di far girare il sistema operativo open source su macchine fino a 16 processori.


Grandi investimenti e numerose novità di prodotto, quindi, per Hp, e non solo improntate alla soddisfazione delle attuali necessità del mercato storage, ma sostanzialmente tese nel medio-lungo periodo ad aprire e conquistare la nuova fascia di mercato del Risc replacement.


Secondo Hp, attualmente, infatti, il mercato server servito dai sistemi Risc proprietari è stimabile in circa 20 miliardi di dollari e con l’Itanium 2 la casa californiana si propone di offrire un’alternativa al Risc, offrendo ai clienti un miglior rapporto tra costo e prestazioni.


Stando a quanto dichiarato dalla società californiana, oggi la famiglia Integrity è già in grado di offrire una valida alternativa rispetto all’offerta Risc based dei propri competitor e la nuova iniezione di fondi da 3 miliardi di dollari consentirà ad Hp di portare avanti lo sviluppo delle proprie soluzioni sia in termini di hardware che di system engineering, in modo da poter offrire all’industria il massimo delle prestazioni in ordine a scalabilità, performance e reliability.


Il lavoro, in questo senso, riguarderà tutta la linea dei server Integrity, con una particolare attenzione alla crescita del mercato dei sistemi a 2-4 processori.

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