Tra esigenze e offerta spicca il fattore umano

Fashion / It e business devono parlare lo stesso linguaggio. Anche grazie alla “traduzione” del responsabile dei sistemi informativi

In uno scenario competitivo difficile, sia per la contrazione della domanda sia per l’accresciuta concorrenza internazionale, le aziende di abbigliamento devono puntare sulla qualità del prodotto. A tal proposito, Blue Line (azienda marchigiana che fattura 58 milioni di euro e conta 70 addetti) ha deciso di investire maggiormente in Information technology per tenere sotto controllo l’intero ciclo produttivo: dalla modellistica alla confezione del capo finito. “La scelta di aggiornare il nostro gestionale è stata presa in occasione dell’avvento della moneta unica – spiega Alessandro Severini, responsabile reparto It di Blue Line – visto che quello in uso si occupava semplicemente del lato amministrativo e girava su Dos“. La società aveva l’esigenza di collegare gli aspetti commerciali con quelli produttivi in un’unica gestione dati. Nella sostituzione del vecchio software, Blue Line ha puntato su Windows, per consentire lo scambio di file con i programmi di produttività individuale di Microsoft.


Dati i costi, comunque ingenti – dice il manager -, abbiamo preferito investire di più ma essere certi di ottenere risultati validi anche per il futuro. La scelta è ricaduta su Gamma Enterprise di TeamSystem, già fornitore del precedente gestionale, anche se il software non era perfettamente rispondente alle esigenze della nostra realtà“. Più che la corrispondenza tra richieste e funzionalità software, Blue Line ha preso in considerazioni aspetti quali l’assistenza e la garanzia di continuità nel tempo.

Una gestione in crescita


La società, cha fa parte del distretto del tessile/abbigliamento di Urbania (Pu), all’inizio della sua attività operava come fasonista con un solo committente, poi è diventata terzista. Attualmente, lavora con una decina di clienti che vendono al dettaglio e ha creato due società commerciali. “Non siamo propriamente dei terzisti – precisa Severini -, possiamo considerarci una società di servizi, perché acquisiamo gli ordini dai clienti all’ingrosso e poi demandiamo la produzione all’interno di una nostra rete esterna di fornitori. Nell’arco degli ultimi cinque anni, il fatturato è cresciuto del 100% e siamo in continua espansione. I nostri bisogni sono cambiati di conseguenza e, quindi, qualunque software di qualsiasi casa produttrice avrebbe necessitato di un costante aggiornamento. Anche i dipendenti sono aumentati, l’organizzazione interna è maggiormente complessa e sono nate nuove figure professionali, i clienti sono più numerosi ed esigono una miglior qualità, necessaria anche per contrastare la concorrenza cinese. Il vecchio gestionale non sarebbe mai stato in grado di soddisfare a pieno le nostre mutate richieste“.


Dopo una fase iniziale convulsa (visti i tempi ridotti in quanto bisognava provvedere anche all’adeguamento all’euro), in cui la Blue Line ha dovuto affrontare le problematiche legate ad analisi non dettagliate e ai pochi test effettuati, il programma è stato inserito progressivamente in azienda, con una serie di adeguamenti successivi rispetto alle peculiarità dei processi, che vanno dall’arrivo dell’ordine alla pianificazione della produzione, dalla gestione delle fasi di lavorazione (taglio, confezione, lavaggio, stiro e controllo) e della relativa movimentazione del materiale alla contabilità, dall’ufficio acquisti al magazzino.

La comunicazione a base It


Tra i miei compiti rientra anche quello di interfaccia con TeamSystem – specifica Severini -. Pur non essendo un tecnico informatico, rilevo le insufficienze del gestionale, traduco in linguaggio It le esigenze di business e le comunico alla software house. La mia funzione è proprio quella di “traduttore”, per consentire la comunicazione tra i nostri dipendenti e il vendor, altrimenti impossibile per incompatibilità di linguaggio. Mi occupo anche dell’assistenza e della formazione, istruendo i dipendenti sull’utilizzo dei software e sull’organizzazione aziendale, perché le due cose devono andare di pari passo“.


Nei primi due anni di utilizzo di Gamma Enterprise, la società ha dovuto apportare al gestionale tutta una serie di adattamenti e sta lavorando a un progetto per sviluppare anche alcuni programmi per la gestione dei fornitori e per la pianificazione e il controllo della supply chain tramite portali aziendali. Ma quello che più è contato per Blue Line è stato il rapporto con il vendor, prima ancora che le funzionalità del software. “Sono convinto che la relazione tra le persone sia la chiave del successo di un progetto – prosegue Severini -. In TeamSystem, ad esempio, ho avuto tre o quattro interlocutori e finché non ho trovato quello giusto non siamo mai riusciti a migliorarci. Con la persona adatta, invece, capace di indirizzarci alla soluzione giusta, abbiamo avuto risposta alle nostre esigenze“.


Con l’introduzione di Gamma Enterprise, la società può ora prelevare gli ordini dei clienti direttamente dalle loro extranet e inserirli in automatico nel gestionale, recuperando le informazioni in tempo reale e riducendo al minimo i possibili errori umani. Oltre a ciò, mentre prima ogni nuovo ordine richiedeva la creazione di una diversa distinta base, ora è necessario segnalare solo le varianti rispetto a distinte-base standard, richiamate in automatico. “Per noi si tratta di vantaggi considerevoli, soprattutto se si considera che in questo modo i processi fluiscono più velocemente“, conclude Severini.

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