Toshiba userà il core processor Arm per produrre chip mobile

Un accordo consentirà all’azienda giapponese di realizzare processori per telefonini e Pda capaci di supportare diversi sistemi operativi e ottimizzati per l’esecuzione di codice Java

Grazie a un accordo siglato con Arm, Toshiba è divenuta licenziataria del
core processor Arm926Ej-s. Obiettivo di questa mossa strategica è la possibilità
di disporre liberamente di una  tecnologia in grado di consentire la
creazione del chip ideale per la realizzazione di prodotti quali telefoni
cellulari e Personal Digital Assistant.


Questo non è il primo accordo tra Arm e Toshiba. Già infatti nel 1999 la
società giapponese era diventata licenziataria delle tecnologie Arm. In
particolare, nell’occasione si era trattato dei core Arm7tdmi e Arm946e-s,
utilizzati poi per rinvigorire il business dei microprocessori embedded.


Questa volta il core oggetto dell’intesa ha come caratteristica peculiare
l’integrazione della tecnologia Jazelle di Arm che accelera l’esecuzione del
codice Java: secondo l’azienda inglese arriva a una velocità 8 volte superiore
rispetto a una tradizionale Jvm software. Il core processor Arm926Ej-s offre
però anche il vantaggio di supportare diverse piattaforme, tra cui Linux, Palm
Os, Windows Ce e Symbian Os, e la sua sintetizzabilità ne consente
l’applicazione all’interno di diverse generazioni di processi
tecnologici.

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