Nonostante i timori della vigilia, Oracle ha chiuso il terzo trimestre fiscale con una crescita del 27% nel fatturato, arrivato a 1,75 miliardi di dollari, contro gli 1,37 miliardi dello stesso periodo ’97. L’utile netto è stato di 215 milioni d …
Nonostante i timori della vigilia, Oracle ha chiuso il terzo trimestre
fiscale con una crescita del 27% nel fatturato, arrivato a 1,75 miliardi di
dollari, contro gli 1,37 miliardi dello stesso periodo ’97. L’utile netto
è
stato di 215 milioni di dollari, ossia meglio di quanto previsto dagli
analisti e in ascesa dell’11,4% rispetto a un anno fa.
La stessa percentuale di crescita del fatturato si ritrova nel consuntivo
dei primi nove mesi d’esercizio, chiusi con un totale di 4,73 miliardi di
dollari. Gli utili, invece, sono aumentati del 13,8%, arrivando a 552
milioni di dollari (spese di acquisiozione escluse).
Le cose per Oracle sono andate meglio in America che in Europa, con
crescite comparate di 44 contro 29%. L’Asia, come era logico attendersi, ha
avuto un andamento piatto, ma comunque leggermente positivo. Sono stati
soprattutto i server e i servizi a determinare il buon andamento del
periodo. Il management della società ha attribuito all’efficacia della
riorganizzazione commerciale parte del merito. Tuttavia, il pessimismo non
è stato del tutto abbandonato e per i prossimi trimestri potrebbero
attendersi nuovi indebolimenti nelle entrate.
