Un anno sostanzialmente positivo per la società, che registra una crescita del 12% nei ricavi.
Nella giornata di ieri il Consiglio di amministrazione di Tiscali ha
approvato il bilancio al 31 dicembre 2005.
Un
esercizio, che, sinteticamente, fa registrare un incremento del 12% dei ricavi,
che hanno raggiunto i 736,2 milioni di euro, una crescita del 51% dell’Ebitda,
che ha raggiunto i 117,1 milioni di euro e una sensibile riduzione delle
perdite, passate da 134,2 a 12,8 milioni di euro.
Nell’anno in esame, la società ha raggiunto i 4,7 milioni di clienti attivi, oltre 1,7 milioni di abbonati Adsl, con un saldo attivo di 682.000 nuovi clienti.
Un andamento che Tiscali valuta
complessivamente positivo, con margini di ulteriore miglioramento già visibili
nei primi due mesi del nuovo anno.
Nel periodo
gennaio/febbraio 2006, infatti, la società ha registrato 150.000 nuovi utenti
Adsl, in crescita del 30% rispetto allo stesso bimestre dell’anno precedente.
Per quanto riguarda il bilancio approvato, Tiscali dichiara che il 74% del fatturato del gruppo è composto dai ricavi derivanti dai servizi di Acesso, che rappresentano per altro il fattore principale della crescita conseguita.
In questo ambito, preponderante il
peso del segmento Adsl, che rappresenta il 61% dei ricavi.
Nell’esercizio 2005, i ricavi generati dal segmento
aziende, distribuiti in modo omogeno tra le diverse aree geografiche dove il
Gruppo è presente, si attestano a circa 130 milioni di euro.
Di questi, 59,5
milioni di Euro sono attribuibili al segmento servizi per l’utenza business
(quali servizi di Vpn, housing, hosting, domini e leased lines) e sono in
crescita del 21% rispetto ai 49,1 milioni di Euro registrati nel 2004.
I ricavi delle società operative in Italia ammontano a
196,5 milioni di Euro pari al 26% dei ricavi totali del Gruppo, essenzialmente
relativi alla Tiscali Italia S.r.l.. La crescita rispetto all’esercizio 2004 è
del 9%.
Il fatturato derivante dalla vendita di servizi a banda larga
nell’esercizio, ha registrato una performance positiva (+29%), trainata dalla
crescita degli utenti attivi (+78%), rispetto ad una crescita del mercato (linee
atttive) di circa il 55%. Le attivazioni nette nell’esercizio sono state oltre
133 mila.
