Tiepida accoglienza per Uddi

Ibm e Microsoft tacciono ma l’accoglienza riservata alla directory interaziendale pubblica per la condivisione delle informazioni sui servizi Web, che le due società hanno presentato ufficialmente la scorsa settimana, sembra essere stata decisam …

Ibm e Microsoft tacciono ma l’accoglienza riservata alla directory
interaziendale pubblica per la condivisione delle informazioni sui
servizi Web, che le due società hanno presentato ufficialmente la
scorsa settimana, sembra essere stata decisamente inferiore alle
previsioni. Solo una dozzina sono, ad oggi, gli utenti aziendali del
servizio e non tutti sono sulla pagina inerente le directory dei
servizi Web interaziendali (business-to-business). Oltre 260, invece,
le aziende che si erano pubblicamente impegnate a registrare i propri
servizi all’interno della directory Universal description, discovery
and integration (Uddi) e, tra le defezioni, si registrano alcuni nomi
di spicco come l’istituto finanziario Abn Amro Bank. Alcuni obiettano
che la maggior parte delle iniziali adesioni sarebbe stata dettata
dall’interesse di molte aziende a partecipare attivamente alla prima
fase di definizione degli standard e delle caratteristiche del
servizio di registrazione. Secondo Forrester Research, invece, le
società avrebbero tutto l’interesse a registrarsi al servizio perché
si tratterebbe della scelta più economica per rendere disponibili
applicazioni e servizi via Web. I tool di supporto saranno
numerosissimi già nelle prossime settimane, assicurano gli analisti
di Forrester Research, ma non tutti concordano. C’è chi sostiene che
la pubblicazione di servizi Web sulla directory Uddi sia una scelta
conveniente solo per le grandi imprese (quelle, per intenderci, che
godono già di una posizione dominante in alcune specifiche nicchie di
mercato) mentre per le piccole imprese la scelta ancora oggi più
conveniente è quella di servizi Web personalizzati.

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