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Test – Samson Go Mic

L’avevamo visto in foto ma non pensavamo fosse così piccolo e portatile: una volta aperta la confezione siamo rimasti quindi colpiti dalle dimensioni ridotte del Go Mic e dal sistema ingegnoso ideato da Samson per la protezione e il sostegno del microfono. La sua copertura diventa una vera e propria base di sostegno capace di ruotare di 360 gradi così da consentire un corretto utilizzo e posizionamento del microfono su di un piano di lavoro.
Nella scatola ci sono anche il cavo di connessione mini-USB/USB per collegarlo al computer e una elegante borsa porta-microfono nera, in tessuto. Nonostante le dimensioni del microfono siano ridotte, la qualità delle finiture e la scelta dei materiali utilizzati da Samson lo rendono un prodotto premium e accattivante.

Utilizzarlo con il Mac è semplicissimo: basta collegarlo all’ingresso USB e viene riconosciuto immediatamente da Mac OS X. Appena l’abbiamo collegato, Logic Pro, che era già aperto, ha immediatamente riconosciuto il nuovo dispositivo e ci ha chiesto se intendevamo utilizzare il microfono. Non abbiamo resistito alla tentazione e, accettata l’offerta di Logic, abbiamo iniziato subito a registrare. Ci è piaciuto sin dalla prima take. I bassi e i medi, che danno calore e sostanza alle registrazioni vocali e agli speakeraggi, sono più che buoni; il rapporto qualità/prezzo del prodotto è di assoluto rilievo.
Abbiamo quindi lanciato GarageBand, il software di Apple distribuito insieme a tutti i nuovi Mac, ideale per registrazioni on the go. Selezioniamo Nuovo Progetto > Voice nel menu principale e si apre la schermata già pronta per la registrazione vocale; facciamo clic sul tasto di registrazione, leggiamo un testo redatto in precedenza e GarageBand mostra la forma d’onda della nostra prima take. Sulla parte frontale del microfono c’è un led che è verde a indicare che il dispositivo è acceso e diventa rosso per segnalare un eventuale overload. La registrazione audio è chiara e di buona qualità. Per migliorare ulteriormente il risultato è poi pronto per l’utilizzo in GarageBand un compressore che permette di scegliere tra due impostazioni preconfigurate adatte agli speakeraggi: vocal compression basic, vocal compressione gentle.

Per tutti i gusti
La caratteristica principale di Go Mic è quella di prestarsi a ogni tipo di esigenza, infatti Samson ha dato a questo microfono due differenti pick-up pattern: omnidirezionale e cardioide. Possiamo selezionare sul lato sinistro del microfono tra modalità omnidirezionale per registrazioni di suoni diffusi nell’ambiente e modalità cardioide per registrazioni vocali quando siamo posizionati vicino al microfono. Nel primo caso il suono viene raccolto da ogni direzione uniformemente, nel secondo caso in modo unidirezionale (dal fronte e dai lati). La possibilità di scegliere tra queste due modalità è molto utile quando si utilizza ad esempio Skype durante una videoconferenza. Se si è soli in ufficio e ci si trova davanti al microfono, si può selezionare la modalità cardioide, mentre, se si è interessati a coinvolgere nella conferenza anche altri colleghi che si trovano nella stessa stanza ma lontano dal microfono, si può selezionare la modalità omnidirezionale; in quest’ultimo caso, infatti, Go Mic catturerà la voce e i commenti che si diffondono in tutta la stanza.
Abbiamo anche provato a registrare in modalità omnidirezionale mentre provavamo a suonare alcuni brani live nel nostro studio di registrazione: il microfono è molto sensibile al movimento, quindi è meglio evitare di maneggiarlo o di muovere i cavi mentre lo si utilizza, comunque la resa è stata davvero buona e si è dimostrato un microfono ideale per i musicisti che vogliono catturare in qualunque momento idee e performance live.

L’uso di Go Mic è consigliabile anche per applicazioni multimediali: ad esempio, dopo aver scaricato un filmato dalla videocamera, avevamo la necessità di aggiungere un commento sonoro e una voce narrante al video. Abbiamo quindi collegato Go Mic al Mac, importato il file in GarageBand e aggiunto, all’audio originale del filmato, della musica di sottofondo. Abbiamo quindi avviato la registrazione sonora direttamente in GarageBand e, grazie a Go Mic, abbiamo potuto aggiungere la voce narrante al sonoro originale del filmato. Ci è bastato poi esportare con GarageBand il filmato con l’audio completamente rivisto, pronto per l’utilizzo.
Vicino all’ingresso mini-USB del microfono c’è anche una uscita audio mini-jack alla quale è possibile collegare delle cuffie. L’uscita delle cuffie è di buona qualità e il volume sostenuto; è possibile monitorare il segnale direttamente attraverso l’audio out, con latenza zero. La latenza è il tempo che intercorre tra l’acquisizione di un segnale audio in ingresso e la sua (quanto possibile immediata) riproduzione in uscita. Solitamente, per elaborazioni in tempo reale come la registrazione di uno speakeraggio, si cerca di avere un valore basso di latenza: il limite massimo può essere considerato di circa 30 millisecondi, in quanto al di sopra di esso il suono verrebbe percepito come eco. Chiaramente, più è alto il valore di latenza e maggiore è il fastidio che si ha nel monitorare la registrazione: ascoltare in cuffia il suono della propria voce durante la registrazione può essere fastidioso se si ottiene un effetto eco a causa di un alto valore di latenza; anche in questo caso quindi Go Mic è la risposta ideale alle nostre esigenze. In conclusione, Samson Go Mic è la soluzione per chi cerca un microfono tanto portatile da stare nel palmo di una mano, di qualità decisamente superiore a quella del microfono incorporato nel Mac, per la registrazioni di podcast, musica e per trasmissioni Voice Over IP. Si adatta perfettamente a qualsiasi situazione grazie alla risposta polare commutabile, alla risposta in frequenza da 20 Hz a 18 kHz e alla risoluzione 44,1 kHz/16 bit.

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