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Terminale e cartelle, un rapporto non sempre facile

Per chi sta giusto prendendo confidenza con il Terminale e il mondo Unix uno degli elementi più fastidiosi è anche uno dei più semplici quando invece ci si trova in una interfaccia grafica: spostarsi tra le cartelle. Abbiamo già illustrato le basi per muoversi nella gerarchia delle cartelle di un disco con il comando cd, ma in OS X spesso ci si imbatte in due inconvenienti: cartelle con nomi o percorsi lunghissimi e cartelle o file con nomi che contengono uno spazio. Gestire queste situazioni non è ovvio per chi non le ha mai incontrate.

Lo spazio che non c’è

Partiamo dalla seconda. Chi ha masticato computer nei lontani anni Ottanta ricorderà un tempo in cui nei nomi dei file e delle cartelle non potevano esserci spazi. Una vecchia storia, ma le radici Unix di OS X ancora digeriscono male questa “novità” e richiedono una formulazione particolare per gli elementi che comprendono anche uno spazio. Lo stesso vale per molti caratteri speciali.

Ammettiamo quindi di voler entrare in una sottocartella che si chiama Cartella Test, scoprendo subito che cd Cartella Test non funziona affatto nel Terminale. Per inserire uno spazio in un nome dobbiamo farlo come se fosse un “escape character”, quindi nella pratica facendolo precedere dal carattere \ (la barra retroversa). Digitando cd Cartella\ Test tutto funziona (attenzione a non mettere due spazi per errore). L’alternativa più ovvia è inserire il nome del file o della cartella tra doppi apici: cd “Cartella Test” è corretto.

terminaleUn’altra strada, che ha applicazioni anche più ampie, è usare la funzione di auto-completamento del Terminale. Se vogliamo passare in una sottodirectory che sappiamo iniziare per Ca ma che non sappiamo come si chiama completamente, digitiamo cd Ca e poi premiamo il tasto Tab. Sulla riga successiva appariranno tutti gli elementi della cartella che iniziano per Ca e noi potremo proseguire nella nostra selezione. Se esiste un solo elemento che inizia per Ca, invece, il comando sarà del tutto completato automaticamente e noi dovremo solo premere Invio.

I percorsi troppo lunghi

Ammettiamo di essere nella directory radice del nostro Mac e di voler passare in quella che contiene le preferenze del servizio di sincronizzazione di Calendario. Non è neanche uno dei percorsi più astrusi di un filesystem Unix, ma essendo /System/Library/SyncServices/Schemas/Calendars.syncschema/Contents non è nemmeno uno dei più semplici di digitare. Facciamo meglio a sfruttare la sinergia tra Terminale e Finder: scriviamo cd e poi trasciniamo sulla finestra del Terminale, dal Finder, la cartella a cui vogliamo arrivare. Il suo nome sarà inserito automaticamente senza errori.

La semplice interfaccia di TermHere
La semplice interfaccia di TermHere

Un’alternativa comoda per chi usa spesso il Terminale è l’utility TermHere. È una estensione del Finder che aggiunge al menu contestuale delle cartelle la voce New Terminal Here: scegliendo questo comando si apre automaticamente una finestra del Terminale “puntata” su quella cartella. TermHere aggiunge anche un pulsantino sulla toolbar del Finder, che ha la stessa funzione. TermHere è gratuita (ma con donazione richiesta), si scarica dal Mac App Store e può richiamare anche applicazioni diverse dal Terminale standard di OS X.

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