Terabyte in movimento sulle strade europee

Un’azienda di Reykjavik si propone di conservare i dati nei propri datacenter ecologici e ha creato il mezzo per trasportarli. Sun mette il datacenter su gomma

Data Íslandia è un fornitore di Reykjavik che propone i propri servizi alle medio-grandi aziende, invitandole a utilizzare i propri datacenter, siti in Islanda, per l’archiviazione e la conservazione dei dati.I datacenter sono interamente alimentati con energia geotermica e idroelettrica e questo, unitamente ai bassi costi per le telecomunicazioni e per i beni immobiliari offerti dall’isola, dovrebbe rendere attraenti i servizi di Data Íslandia. Per incentivarne l’utilizzo, ora la società rende disponibile Data Scooter, un sistema frutto della collaborazione con Hitachi Data Systems, basato sulla piattaforma Content Archive Platform (Hcap). È una soluzione di storage mobile che permette di trasferire fisicamente fino a un Petabyte di dati tra due siti geograficamente distinti.

Data Scooter è disponibile in tre versioni, che variano a seconda della capacità disponibile: 18 Tb, per trasferimenti fra i centri locali, 100 Tb, per spedizioni di grandi volumi di dati (generalmente in aereo), 1 Petabyte, per il riallocamento di intere strutture.

L’idea è che con la soluzione le aziende possano spostare i dati a cui accedono raramente o conservati solo per rispettare le normative vigenti dai loro siti di storage a quelli di Data Íslandia, riducendo i costi in termini di consumi energetici e risorse umane e ottimizzando l’occupazione dello spazio all’interno delle proprie strutture.Data Scooter è descritto come una soluzione in grado di copiare e trasportare i dati in maniera sicura, nel rispetto dei requisiti e degli standard richiesti.

Una volta giunti presso i siti Data Íslandia, i dati sono caricati sui sistemi di archiviazione ed è verificata l’integrità e la coerenza con quelli originali. Se il trasferimento è avvenuto con successo, il cliente potrà cancellare i dati originali dai propri datacenter e accedere a quelli archiviati presso Data Íslandia, sfruttando link in fibra ottica ad alta velocità. Oltre che per usufruire dei servizi di archiviazione, le aziende potranno utilizzare Data Scooter per trasferire i dati relativi a un progetto specifico da una sede all’altra o presso fornitori esterni.

Nei primi giorni di maggio, invece, di fronte al Politecnico di Milano in piazza Leonardo da Vinci, stazionava il data center mobile ed ecologico di Sun, Project Blackbox (foto in alto). L’iniziativa dimostrativa, che si collocava nell’ambito di un tour che ha fatto tappa nelle principali città europee, intendeva sensibilizzare opinione pubblica, istituzioni e scuole, sull’importanza di promuovere una cultura ambientale abbinata alla gestione delle informazioni. Nell’ambito It da tempo si parla di eco-sostenibilità delle azioni, dato che, come riporta una nota di Sun, molti concordano sulle stime che danno l’It produrre circa il 3% delle emissioni di CO2 mondiali e assorbire il 5% dei consumi energetici su scala globale.

Project Blackbox va proprio nella direzione di ridurre i consumi energetici, dato che è un datacenter completo, racchiuso in un container standard, utilizzabile, tra l’altro, anche in particolari situazioni di emergenza umanitaria come terremoti o inondazioni o in applicazioni scientifiche che richiedono elevata potenza di elaborazione. Per farlo funzionare bisogna collegarlo alla corrente elettrica, a Internet e/o alla rete aziendale e necessita di un allacciamento idrico per l’impianto di raffreddamento a circuito chiuso. Il container, ovviamente, può essere utilizzato in aziende ed enti che necessitano di performance elevate, ma che nello stesso tempo devono avere particolare attenzione al risparmio dei costi di struttura.

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