Temi spinosi per Carly Fiorina

Hp ha finalmente messo a posto il proprio nuovo sistema di gestione ordini di server e storage. Che sia il caso di comunicarlo viene dal fatto che è stato lo stesso Ceo della società, Carleton Fiorina, a evidenziarlo al cospetto di espone …

Hp ha finalmente messo a posto il proprio nuovo sistema di gestione ordini
di server e storage. Che sia il caso di comunicarlo viene dal fatto che è
stato lo stesso Ceo della società, Carleton Fiorina, a evidenziarlo al
cospetto di esponenti del mondo degli investitori alla Bank of America di San
Francisco. Del resto si tratta della risoluzione di un problema, grosso, che
ha inficiato le performance finanziarie della casa di Palo Alto nell’ultimo
trimestre e che è costato il posto a Peter Blackmore,
che era responsabile delle vendite dei sistemi di fascia alta, ovvero quelli
che hanno maggiormente risentito delle inefficienze del sistema preesistente.
Problemi di mancati ordini e mancate consegne non dovrebbero verificarsi più,
con la migrazione completata al nuovo sistema di backlog, stando a Fiorina,
che ha approfittato del proscenio per affrontare anche altri temi spinosi. Come
quello relativo alla scontistica e alla possibilità di rientrare dell’invenduto
sul canale europeo, che ha creato qualche difficoltà alla società,
sempre durante lo scorso trimestre.
Ora a Palo Alto hanno varato un nuovo set di termini e condizioni per i partner
europei che entrerà in vigore all’inizio del prossimo anno fiscale,
(primo novembre 2004), e di cui ancora non si conoscono i dettagli. Su un piano
più generale, Fiorina ha definito l’industria It, che sarebbe in
lenta crescita (se raggiunge il 2% per fine anno, va bene), come un settore
maturo e che può accontentarsi di crescere di due volte rispetto all’economia
reale, quando, invece, negli anni 90 cresceva di cinque volte in rapporto al
Pil. Il Ceo ha anche aperto una parentesi sulla situazione finanziaria della
società, definendola forte, dato che Hp può, contestualmente,
riacquistare 5,1 miliardi di azioni proprie, pagare dividendi alti quanto non
mai, investire in ricerca e sviluppo e procedere ad acquisizioni.

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