Telefonini in rosso: Motorola licenzia 7mila persone

L’inarrestabile marcia verso un mondo completamente senza-fili segna il passo. Uno dopo l’altro, i grandi nomi della telefonia cellulare vengono messi in imbarazzo da deludenti risultati di vendita dei terminali. Ultima in ordine cronologico è M …

L’inarrestabile marcia verso un mondo completamente senza-fili segna
il passo. Uno dopo l’altro, i grandi nomi della telefonia cellulare
vengono messi in imbarazzo da deludenti risultati di vendita dei
terminali. Ultima in ordine cronologico è Motorola, la cui divisione
Personal Communications Sector ha deciso il licenziamento di circa
7mila lavoratori per contenere le spese delle proprie attività di
produzione di telefonini. Le dismissioni, che verranno effettuate nel
corso dei prossimi sei mesi, portano a un totale di 12.000 il numero
di licenziamenti annunciati da Motorola Pcs a partire dal dicembre
scorso. L’annuncio Motorola giunge pochi giorni dopo i risultati,
inferiori alle aspettative, resi noti da Ericsson, mentre Nokia
riesce a contrastare le tendenze al ribasso e il suo titolo in Borsa
guadagna 3 punti percentuali (anche Motorola ha guadagnato l’1,3%
nonostante i licenziamenti). La colpa è del mercato di "sostituzione"
dei telefonini, ampiamente sopravvalutato dai costruttori. L’uso del
telefono aumenta, ma gli abbonati non hanno evidentemente intenzione
di acquistare nuovi modelli, superaccessoriati e abilitati al Wap.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome