Laddove la tecnologia è strettamente integrata nel prodotto, come nel caso di Bticino, la struttura Ict ha vita relativamente più facile. Sottolinea il direttore organizzazione e sistemi Erminio Seveso: "La ricerca del personale info …
Laddove la tecnologia è strettamente integrata nel prodotto, come nel caso di Bticino, la struttura Ict ha vita relativamente più facile. Sottolinea il direttore organizzazione e sistemi Erminio Seveso: "La ricerca del personale informatico, da noi è rivolta ai soggetti curiosi, vogliosi di creare e sperimentare. Di fatto, disponiamo di una sorta di puzzle di risorse, che insieme porta allinnovazione. La scommessa, è avere il controllo di questo puzzle".
Anche il Cio di Ferrero, Gian Piero Barra, rivendica per la propria azienda un Dna fatto di innovazione, seppure entro le linee di scelte tecnologiche con una solida base di mercato: "Abbiamo adottato Sap, a livello multinazionale, tre anni fa e a questo ha fatto seguito un nuovo design organizzativo maggiormente improntato al problem solving. La creatività è intervenuta in fase di progettazione, per tranquillizzare il management sul successo di un progetto comunque complesso e in presenza di un budget rigoroso". Questultimo, secondo Barra, è certamente un fattore di freno sulla fantasia, ma occorre anche considerare che unazienda come Ferrero ha una cultura fortemente di prodotto e, quindi, è la tecnologia che deve adeguarsi a un ambiente che pure chiede un po di creatività.
Massimiliano Barberis, direttore marketing di Nrg, ha sottolineato come in azienda, più che puntare laccento sul singolo, occorra ragionare in termini di equipe, anche sul fronte dellinventività: "Se una struttura è organizzata, si riescono a liberare risorse per nuovi processi creativi, per analizzare compiutamente lesigenza del cliente, arrivando a capire se alla sua domanda corrisponda una reale necessità". Sulla stessa lunghezza donda si è posto anche Paolo Sassi, Cio di Osram, il quale ha raccontato di aver ispirato levoluzione della propria struttura in direzione "non tanto dellIt di gruppo quanto del gruppo di competenze It. Lottimizzazione delle risorse deve essere fatta dandosi precisi criteri di misurazione e chiari obiettivi da raggiungere. I budget si sono purtroppo ristretti e la direzione richiede di fare di più con meno soldi. La creatività può certo dare una mano a rispondere a questa esigenza".
La misurazione delle prestazioni di una struttura informatica è un tema spinoso, con il quale i responsabili dei sistemi infornativi sono sempre più chiamati a confrontarsi. In accordo con Sassi, Ugo Pavanello, suo "collega" in Sia, ha rimarcato come "per stimolare la creatività occorre inserire indicatori di performance. La soluzione ideale sarebbe di poter contare su un budget di rischio e accettare margini di errore da parte dei collaboratori, esigendo varie alternative alla soluzione di un problema. La realtà, naturalmente, non è paradisiaca, ma, come si sta facendo da noi, la possibilità di fare studi di ricerca e fattibilità è già un segno della predisposizione a valutare linnovazione".