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Tech4Planet, polo di trasferimento tecnologico da 55 milioni di euro

Tech4Planet nasce da una collaborazione di Cdp Venture Capital con i politecnici di Milano, Bari e Torino per sostenere la nascita di startup dedicate alla sostenibilità ambientale.

Cdp Venture Capital Sgr ha costituito Tech4Planet, secondo Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico.

Il polo serve a favorire l’accesso al mercato e la crescita di imprese che nascono nei laboratori di ricerca e che vengono dedicate alla sostenibilità ambientale, in particolare nei settori energytech, circular economy, sustainable manufacturing, smart mobility e water management.

L’investimento complessivo è di 55 milioni di euro ed è stanziato dal fondo di Technology Transfer di Cdp Venture Capital Sgr.

Il Polo Tech4Planet nasce in collaborazione con il Politecnico di Milano e coinvolge il Politecnico di Torino e il Politecnico di Bari.

Parte dell’investimento complessivo sarà inoltre dedicato a supportare il lancio di nuovi fondi di venture capital specializzati nei settori della sostenibilità ambientale, che avranno il compito di continuare a finanziare le startup più promettenti.

Una strategia di investimento che consente da un lato di aumentare la maturità tecnologica e di business delle invenzioni prodotte dalla ricerca e dall’altro di rafforzare il sistema del venture capital specializzato nelle tecnologie di frontiera strategiche per il nostro Paese.

Il Polo Tech4Planet coinvolgerà attori industriali che operano nel settore e sarà distribuito sul territorio attraverso i laboratori dei politecnici di Milano, Torino e Bari, che contribuiranno alla ricerca di progetti ad alto impatto di mercato anche con un effetto catalizzatore per le regioni del sud Italia.

I ricercatori coinvolti beneficeranno di risorse economiche e competenze specialistiche per la realizzazione di studi di fattibilità tecnica e di business, grazie al coinvolgimento dei rispettivi incubatori: PoliHub, I3P e il nascente incubatore del Politecnico di Bari.

Per il Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, è così che «il Mezzogiorno si candida a diventare punto di riferimento per un nuovo modello di sviluppo fondato sulla ricerca d’avanguardia, il trasferimento tecnologico e il sostegno alle imprese innovative…Questa alleanza tra pubblico e privato farà crescere l’attrattività dei territori e la competitività internazionale delle aziende».

La fase di accelerazione imprenditoriale per il trasferimento delle invenzioni sul mercato sarà poi svolta presso il Distretto di Innovazione del Gasometri del Politecnico di Milano, definito “un nodo strategico” da Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano in collaborazione con PoliHub e partner internazionali specializzati, e sarà aperta anche ai progetti di ricerca già costituiti in impresa dell’intera rete delle Università e dei Centri di ricerca italiani.

La Fondazione Politecnico di Milano è tra i co-investitori del Polo Tech4Planet e sono in fase di finalizzazione accordi con aziende di settore ed enti istituzionali, che andranno ad incrementare l’investimento di 55 milioni di euro in fase di stanziamento da parte di Cdp Venture Capital, con un potenziale effetto leva stimato complessivo di oltre 130 milioni di euro in 4 anni per la creazione e lo sviluppo di più di 60 nuove aziende.

E Giuliana Mattiazzo, Vicerettore per il Trasferimento Tecnologico del Politecnico di Torino, ricorda come «Gli ultimi cinque anni hanno visto il nostro Ateneo, primo in Italia, impegnarsi nell’istituzione di innovativi programmi di Proof of Concept, finalizzati a promuovere l’imprenditorialità accademica».

Il venture capital sposa la sostenibilità

La sostenibilità ambientale è tra le sfide più pressanti del nostro secolo ed è l’ambito chiave su cui verte l’impegno del Green Deal europeo di arrivare ad una progressiva e completa decarbonizzazione del sistema entro il 2050.

Il venture capital nel mondo si sta decisamente orientando verso gli investimenti in questo settore, che fra il 2014 e il 2019 sono aumentati di oltre 8 volte, raggiungendo quota 16,2 miliardi di dollari, con un tasso di crescita 5 volte superiore a quello degli investimenti generici in Venture Capital.

In Italia, gli investimenti venture capital nel settore rappresentano soltanto lo 0,8% di quelli europei, anche a causa della carenza di fondi specializzati.

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