Tasse sul Web in Europa? Qualche chiarimento

Si sono meglio chiariti i termini entro i quali la Commissione europea inten de x-link tassare i prodotti; 001; A; 08-06-2000 x-fine-link acquistati o scaricati via Web e provenienti da paesi non appartenenti all’Unione. Se passasse la proposta e diven …

Si sono meglio chiariti i termini entro i quali la Commissione europea inten
de
x-link
tassare i prodotti; 001; A; 08-06-2000
x-fine-link
acquistati o scaricati via Web e provenienti da paesi non
appartenenti all’Unione. Se passasse la proposta e divenisse, quindi,
legge, ogni azienda non-Ue che generi oltre 100mila euro di vendite
elettroniche complessive in paesi dell’Ue dovrà iscriversi nei
registri Iva in uno dei paesi dell’Unione. Il candidato numero uno,
per molti, sarebbe probabilmente il Lussemburgo, dove si pratica
un’Iva del 15%, mentre in altri si arriva fino al 25%. La Commissione
ha giustificato la proposta con l’intento di mettere tutti i
fornitori sullo stesso piano, facendo riguadagnare competitività alle
aziende europee, fin qui costrette a pagare l’Iva, indipendentemente
dal luogo di rilascio dei servizi forniti.
Per arrivare alla formalizzazione in legge, occrre che tutti i paesi
membri approvino la proposta, il che si prevede possa avvenire entro
la fine dell’anno. Non sarà comunque semplice l’applicazione della
futura legge, poiché dagli Usa sono già arrivati segnali generalmente
contrari al cambiamento. Le aziende non-Ue potrebbero rifiutarsi di
iscriversi ai registri Iva nell’Unione, anche perché, finché non lo
faranno, nessun tribunale europeo potrà avere potere giurisdizionale
su di loro.

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