Tasse camerali: l’aumento è anche del 100%

Secondo i calcoli della Cgia di Mestre a pagare di più sono artigiani e piccole imprese

La Cgia di Mestre lancia l’allarme per le tasse camerali. Gli aumenti introdotti dal governo Prodi dovrebbero portare a una crescita anche del 100% della tassa di iscrizione alla Camera di commercio.
Secondo l’ufficio studi della Cgia se un’impresa individuale iscritta nella sezione ordinaria del registro delle imprese nel 2007 era tenuta a versare alla Camera di Commercio la cifra fissa di 93 euro, nel 2008 la stessa impresa dovrà versare 200 euro, se il suo fatturato non supera i centomila euro e, addirittura, 222,5 euro se il fatturato raggiunge i 250mila euro; in percentuale gli aumenti sono rispettivamente del 115% e del 139%.

La situazione non migliora per le società di persone iscritte nella sezione ordinaria del registro delle imprese; gli aumenti del diritto camerale sono del 50% per una società in nome collettivo con fatturato di 500mila Euro (si passa da 170 euro a 255euro), del 22% (da 170 euro a 207,50 euro) per una società in nome collettivo con un fatturato di 150mila euro.
Notizie migliori arrivano invece per le società di capitali, ovvero le
grandi imprese. Una srl con un fatturato di 350mila euro subirà una decurtazione del diritto camerale del 37%, passando dai 373 euro del 2007 ai 235,50 euro del 2008; una spa con fatturato di 2milioni e mezzo di euro pagherà il 14% in meno (440 euro anziche’ 512 euro).

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