Entra nel Nuovo mercato della Borsa una piccola perla della media impresa italiana. Tas, questo il nome della società informatica con sede a Roma, produce software applicativi specializzati nella trasmissione e gestioni dati business to business …
Entra nel Nuovo mercato della Borsa una piccola perla della media
impresa italiana. Tas, questo il nome della società informatica con
sede a Roma, produce software applicativi specializzati nella
trasmissione e gestioni dati business to business per il settore
finanziario. La società ha un ruolo di primo piano nel segmento
della connessione tra banche, intermediari finnanziari e la Borsa,
con più di 100 clienti e una ampia offerta di soluzioni chiavi in
mano. Il collocamente pubblico sarà avviato il 15 maggio e si
concluderà il 26 con l’inizio della contrattazione sul listino
ufficiale di Piazza Affari.
Il prodotto di punta di Tas è Teletrading una piattaforma,
comprensiva di middleware, per la gestione on line degli ordini di
Borsa con integrazione di front office e back office. Si tratta di
una soluzione che si adatta a tutti i protocolli standard, che usa
moduli e può essere implementata col tempo, estendendo le capacità
di collegamento con tutti gli "attori", nazionali e internazionali
del mercato di intermediazione mobiliare.
Accanto a questa piattaforma ricordiamo i software: Oma per la
gestione delle aste della Banca d’Italia e della Banca Europea
(Bce), X-Trade per l’on line trading e varie applicazione
interbancarie (Ici, Bip, Big e Cassatel).
L’azienda sta lavorando anche a nuovi prodotti per l’e-commerce, in
parte già disponibili, per la creazione e la gestione di siti
Internet nell’ambito B2B e B2C, confermata dall’acquisizione di
Invensis-Atsat un Isp francese con una forte competenza, che sta
sviluppando una tecnologia particolare con l’uso di Wap.
Priva di debiti e con una costante crescita del fatturato e degli
utili negli ultimi anni, la società realizza il 56% del suo guadagno
dalla vendita di software e di upgrade, il 31% con servizi di
assistenza e manutenzione e il 13% per consulenza e installazione.
Secondo Pompeo Busnello, fondatore e presidente di Tas, "non
esistono competitori paragonabili a Tas in Europa con qualche
eccezione sul mercato britannico". Da qui la necessità di varcare i
confini nazionali per competere a livello europeo puntando sui
mercati francese, spagnolo e tedesco. Questa la motivazione
ufficiale del collocamento in Borsa, che dovrebbe fornire i capitali
necessari a gestire un’operazione che prevede altre acquisizioni
mirate e strumenti commerciali di penetrazione, che in Italia non
sono stati necessari.