Tariffe energetiche agevolate per le imprese

Firmato il decreto ministeriale che introduce agevolazioni sui costi dell’elettricità consumata dalle Pmi. D’ora in poi la spesa energetica per le attività produttive sarà rapportata al fatturato aziendale.

Le aziende affamate di energia saranno anche quelle di piccole e medie dimensioni: il decreto ministeriale appena firmato dai ministri Corrado Passera (Sviluppo economico) e Vittorio Grilli (Economia) cerca così di frenare il caro bollette per le Pmi. Perché d’ora in avanti conterà il costo dell’energia consumata per le attività produttive, in rapporto al fatturato aziendale. Quando supererà il 3%, scatteranno le agevolazioni progressive sulle accise. Quando, invece, il costo della sola elettricità sarà oltre il 2% del fatturato, le imprese pagheranno minori oneri di sistema (quelli dovuti, per esempio, per finanziare le fonti rinnovabili). Resterà una soglia minima di consumi annuali per ottenere questi vantaggi, pari a 2,4 GWh.

Come evidenzia una nota del ministero dello Sviluppo economico, le agevolazioni miglioreranno la competitività delle nostre pmi sul mercato nazionale e soprattutto internazionale. I costi elevati dell’energia, infatti, hanno continuato a pesare sulle nostre aziende manifatturiere, con rincari fino al 30% superiori rispetto alla media delle analoghe imprese straniere. «Le agevolazioni applicate – ha commentato il ministro Passera – sono coerenti con quanto previsto dalla normativa comunitaria e in linea con quelle concesse da diversi Paesi membri, come la Germania. Ridurre i costi energetici per famiglie e imprese è uno degli impegni più importanti della Strategia energetica nazionale, che stiamo attuando grazie alle riforme strutturali introdotte dal decreto Crescitalia e dai due decreti Sviluppo».

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