Systematika: obiettivo crescere del 50%

Il distributore di Saronno conta di crescere attraverso l’estensione dell’offerta e l’attento ampliamento della propria base clienti

Punta dritto ai 17/18 milioni di euro il target del fatturato 2008/2009 di Systematika Distribution, il distributore di Saronno che chiuderà l’anno fiscale il 31 di marzo e che quindi si trova attualmente nel secondo semestre fiscale (periodo che tradizionalmente contribuisce per 65-70% alla realizzazione del suo giro d’affari).

«Il fatturato 2007/2008 – ha commentato Franco Puricelli, responsabile commerciale della società – era stato chiuso a 12 milioni di euro, il che significa che l’incremento di business fissato è del 50%. Attualmente, nonostante il clima di difficoltà che si respira da settembre, i numeri dicono che siamo cresciuti nel primo semestre a un tasso del 40%».
A sostenere questo successo è stata soprattutto la scelta di specializzarsi sul mercato come interlocutore di riferimento per i temi della virtualizzazione, della server consolidation e della razionalizzazione degli asset It (argomenti caldi in momenti di crisi) attraverso il portafoglio VmWare e tutto un ecosistema di tecnologie correlate di altri produttori, che completano questa soluzione d’infrastruttura.

«Nel secondo semestre – ha continuato Puricelli – andremo avanti con l’integrazione dell’offerta con accordi in segmenti hardware, in particolare per quanto riguarda storage e networking (ambiti strettamente connessi alla virtualizzazione, ndr), oltre ai thin client, per i possibili progressi nella virtualizzazione desktop».

Il distributore intende, poi, proseguire nel processo di recruiting di nuovi dealer già avviato da qualche tempo per ampliare la base clienti e, quindi, garantire la propria espansione di business. «Quest’attività – ha sottolineato il manager – non è particolarmente semplice in periodi di difficoltà finanziaria. Mentre è, infatti, più facile garantire credito a una base clienti consolidata, gestire il nuovo rappresenta un’attività a maggiore rischio».

Quando i livelli di affidamento si abbassano e i cordoni delle borse si stringono, i rivenditori bussano a porte nuove, spesso in cerca di condizioni di pagamento più adeguate al periodo di crisi. Il momento, da un certo punto di vista, può quindi essere considerato favorevole per i movimenti interni che si possono creare.
«Contiamo di andare avanti con giudizio – ha concluso Puricelli – la ricerca di nuovi clienti è importante per crescere, ma si devono identificare i giusti prospect da inserire nella nostra base clienti, costituita attualmente da 800 rivenditori, il 20% dei quali contribuisce per l’80% del nostro business».

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