SupraNet, il Web di terza generazione secondo Gartner Group

Il nuovo scenario che si prospetta con l’evoluzione di Internet significherà, per le aziende, una trasformazione dei modelli di business ancora più radicale di quella avviata negli ultimi anni. L’integrazione mobile e wireless con il core business avrà anche un forte impatto sociale.

Potenza di calcolo integrata negli oggetti, negli abiti e nello stesso corpo umano, reti wireless a larga banda in grado di fornire connettività assolutamente globale, tecnologie di identificazione elettronica e riconoscimento delle voci e dei gesti e dispositivi mobili multimediali. Questo, e molto altro, farà sì che nel prossimo decennio il Web si trasformi in una rete di oggetti e persone molto diversa da quanto siamo abituati a pensare oggi. Sarà l’evoluzione di Internet, che i ricercatori di Gartner Group hanno già battezzato SupraNet, a realizzare un’integrazione quasi completa fra il mondo fisico e quello virtuale: una realtà always on che necessariamente produrrà stili di vita e di business completamente nuovi. A cominciare dalle relazioni interpersonali: già nel 2010, secondo gli analisti di Gartner, nel mondo sviluppato il 70% della popolazione dedicherà all’interazione con gli altri attraverso SupraNet un tempo dieci volte maggiore di quello usato per le relazioni puramente fisiche. Basterebbe questo dato per intuire le implicazioni della realtà che aspetta i nuovi cittadini-utenti della Rete pervasiva. Lo scenario è quello di individui che lavorano ovunque e in qualsiasi momento sia necessario, danno vita a comunità transienti per acquistare beni o servizi da aziende a zero-latency, sono costantemente localizzabili e hanno a disposizione servizi personalizzati nella zona in cui agiscono fisicamente. Si ipotizzano, con molto realismo, meraviglie di tecnologia utile: comunicazione audio-video costante, naturalmente, ma anche abiti-carta di credito che pagano ingressi e prenotano posti, oggetti "intelligenti" che gestiscono le abitazioni, dispositivi medicali non intrusivi in grado di monitorare i pazienti ovunque si trovino e quant’altro la fantasia possa immaginare; d’altra parte si parla anche, ad esempio, di "tamagochi di terza generazione" capaci di dirigere un bambino verso il punto-vendita convenzionato. Il fenomeno SupraNet verrà supportato da elementi economici e tecnologici molto concreti: lo sviluppo delle tecnologie wireless Bluetooth, J2Me e 2.5G con le loro applicazioni di location-sensing, il drastico abbassamento dei costi di chip e dispositivi per il mobile, e la maggiore diponibilità di banda; ma avranno un peso rilevante anche fattori più impalpabili come i social trend: per la generazione "always on" i dispositivi elettronici saranno anche oggetti di moda, integrati negli abiti o addirittura applicati al corpo con tecniche di piercing e, in prospettiva, con impianti sottocutanei. Una realtà sicuramente affascinante ma anche inquietante: "Alla privacy come la intendiamo adesso – osserva Paolo Magrassi senior analist di Gartner – si dovrà semplicemente rinunciare. SupraNet, infatti, si basa essenzialmente sulla gestione costante e dinamica di dati riguardanti tutti gli aspetti della vita dell’individuo, dai suoi spostamenti ai suoi acquisti al suo stato di salute, e la condizione "always on" significa in pratica "zero privacy".

I problemi legislativi


Si dovrà, quindi, ridefinire il concetto di riservatezza dei dati, così come dovranno essere trovate soluzioni accettabili ai problemi ormai attuali della regolamentazione delle responsabilità verso i consumatori, gli utenti e i lavoratori in un mercato globale e dai contorni a volte rarefatti e in costante evoluzione; la previsione è che un quadro legislativo capace di fare fronte alle esigenze della vita basata sulla rete onnipresente comincerà a prendere forma intorno al 2004.


Per le aziende, SupraNet significherà una trasformazione dei modelli di business ancora più radicale di quella introdotta da Internet negli ultimi cinque anni. Sarà inevitabile ancora una volta l’adeguamento a nuove filosofie di lavoro e di business, e soprattutto il ripensamento delle strutture informatiche aziendali, che dovranno sempre di più orientarsi verso la compatibilità con le nuove applicazioni per il mobile evoluto ed essere necessariamente in grado di supportare e integrare architetture diverse: per Massimo Pezzini di Gartner, "nonostante già oggi sia in atto un processo di integrazione tra Web e tecnologie mobili disponibili, il reengineering dei sistemi informativi aziendali sarà inevitabile e devastante: già nel 2003 almeno il 40% delle aziende si troverà coinvolto in ristrutturazioni strategiche dei sistemi. Occorre sicuramente essere preparati: una buona scelta tattica di qualsiasi azienda dovrebbe essere quella di sviluppare applicazioni per il mobile e sperimentarle al di fuori del "core business", in modo da adattarsi velocemente agli standard che si imporranno sul mercato nei prossimi anni; secondo i ricercatori del Gartner, inoltre, è opportuno soprattutto implementare l’integrazione mobile e wireless nel "sistema nervoso strategico" dell’informatica aziendale. Ma, al di là delle tecnologie, SupraNet determinerà anche la destinazione di notevoli investimenti verso consulenze di tipo sociologico, psicologico e legale: la gestione del personale e del rapporto con il consumatore potrà rivelarsi, nella fase di adattamento ai nuovi sistemi, un vero e proprio incubo che l’attuale quadro normativo è assolutamente inadatto a gestire. Una proposta di legge comunitaria sulla responsabilità nel campo dei servizi, ad esempio, si è arenata nel 1992 a causa dell’opposizione della lobby dei servizi finanziari, ma una regolamentazione in questo campo è quanto mai necessaria se l’e-commerce è destinato a diventare a tutti gli effetti la forma di scambio prevalente sul pianeta, così come sono da affrontare in fretta tutte le problematiche legate alla internalizzazione del mercato.


Quanto ai dipendenti, in Italia come si applica la legge 626 sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, nell’ambito di un’economia che impiega persone sempre più slegate da un "posto" fisico dove svolgono attività lavorativa? La soluzione più adeguata, al momento, sembra quella degli accordi individuali fra azienda e dipendente; ma le situazioni particolari possono portare a conflittualità la cui risoluzione sembra a dir poco irta di ostacoli.

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