Quello relativo alla blockchain rimane sempre un argomento molto popolare, ma i leader della supply chain non riescono a trovare casi d’uso adeguati.

A rivelarlo è il recente sondaggio sulla tecnologia per la supply chain, realizzato dalla società di ricerca e analisi Gartner. Sondaggio indirizzato a catturare le esigenze e le necessità degli utenti in questo ambito.

Secondo Gartner, entro il 2023 il 90% delle iniziative di supply chain basate su questa tecnologia soffrirà di “Blockchain fatigue”. Questo “affaticamento da blockchain” insorgerebbe a causa della mancanza di casi di utilizzo effettivamente efficaci.

Gartner ha rilevato che solo il 19% degli intervistati ha classificato la Blockchain come una tecnologia molto importante per il proprio business. E solo il 9% ha investito in essa. Ciò è dovuto principalmente al fatto che i progetti di blockchain per la supply chain sono molto limitati. E non soddisfano l’entusiasmo iniziale esistente per l’applicazione di questa tecnologia nella gestione della supply chain.

Secondo Alex Pradhan, senior principal research analyst di Gartner, i progetti  Blockchain per la supply chain si sono focalizzati principalmente sulla verifica dell’autenticità, sull’incremento di tracciabilità e visibilità e sul miglioramento della fiducia nelle transazioni.

Tuttavia, sottolinea l’analista, la maggior parte è rimasta allo stadio di progetto pilota. Ciò è avvenuto a causa di una combinazione tra immaturità della tecnologia, mancanza di standard, portata eccessivamente ambiziosa e un fraintendimento di come la blockchain potrebbe, o dovrebbe, effettivamente aiutare la supply chain. Inevitabilmente, ciò sta facendo sì che il mercato sperimenti questa “Blockchain fatigue”.

Blockchain, incertezze della tecnologia e del mercato

Il fatto che la blockchain sia ancora in uno stadio iniziale rende quasi impossibile per le organizzazioni identificare e acquisire come target specifici casi d’uso ad alto valore. Al contrario, le aziende sono costrette a eseguire più test di sviluppo procedendo per trial and error, per trovare quelli che potrebbero fornire un valore.

Inoltre, l’ecosistema vendor non si è ancora pienamente formato ed è in corso una lotta per conquistare la posizione dominante sul mercato. Un’altra sfida è rappresentata dal fatto che le organizzazioni della supply chain non possono acquistare una soluzione di blockchain completa e confezionata, off-the-shelf.

Secondo Pradhan, senza un vivace mercato per le applicazioni blockchain commerciali, la maggior parte delle aziende non sa come valutare e raffrontare le soluzioni. Soprattutto perché il panorama del mercato evolve rapidamente.

Inoltre, prosegue l’analisi di Gartner, le attuali offerte dei fornitori di soluzioni sono degli ibridi complicati di tecnologie Blockchain convenzionali. Ciò aggiunge ancora più complessità e confusione, rendendo molto più difficile per le aziende identificare casi di utilizzo appropriati per la supply chain.

Man mano che la Blockchain continua a svilupparsi nelle supply chain, Gartner raccomanda alle organizzazioni di rimanere caute sulla early adoption. Secondo la società di ricerca, non bisogna affrettarsi a far funzionare la Blockchain nella propria supply chain. Ciò, finché non ci sarà una chiara distinzione tra hype e capacità core della Blockchain.

L’accento dovrebbe essere posto su proof of concept, sperimentazione e iniziative a portata limitata, che forniscono lezioni; piuttosto che sul business value strategico ad alto rischio e ad alto costo, sottolinea ancora Pradhan.

Maggiori informazioni e report completi sono disponibili sul sito Gartner, a questo link.

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